MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

mercoledì 30 gennaio 2008

ARTICOLO DA ONSTAGEWEB


Lo stesso autore della recensione del concerto di Milano, l’unica carina davvero, ha inserito questo articolo,risalente a prima del concerto, nella rivista omonima al sito http://www.onstageweb.com/
MIGUEL, FUEGO LATINO
A quasi tre lustri dall’ultima apparizione in Italia (era il 1994), Miguel Bosè torna nel Bel Paese sull’onda dei record di vendite di Papito, ultimo disco del musicista spagnolo, e del successo ottenuto dal Papitour 2007, che da mesi sta riscuotendo consensi di fan e critica in giro per il mondo.
di Davide Zucchi

Il caso di Miguel Bosè è certamente uno dei più interessanti nel panorama del latin pop mondiale. La sua vicenda sembra uscita da una telenovela o da un fotoromanzo: nato a Panama nel 1956, dall’unione tra la famosa attrice italiana Lucia Borlani (in arte Lucia Bosè) e il torero spagnolo Luis Miguel Dominguin, Miguel ha avuto il privilegio di avere come padrino di battesimo nientemeno che Pablo Picasso. Il nostro si è poi imposto prepotentemente all’attenzione di media e pubblico di tutta Europa nel corso degli anni ’70, grazie ad album di successo, al suo carisma e al proverbiale fascino di “macho latino”. Oggi, a trent’anni da quei fortunati esordi, Bosè continua per la sua strada: una carriera importante arricchita
da esperienze nel cinema e nel teatro. E’ forse superfluo ricordare, poi, che il bel Miguel, ha un rapporto molto stretto con il nostro Paese, non solo per essere italiano da parte di madre. Nel corso del 2002 ha, infatti, condotto il fortunato programma tv “Operazione Trionfo”. Come molti ricorderanno,
nella celebre trasmissione alcuni giovani aspiranti cantanti e ballerini vedevano realizzato il sogno di ripercorrere l’itinerario artistico già compiuto da Miguel.

E’ il 1975 quando uno sconosciuto Bosè pubblica i primi singoli in Spagna. Pochi anni dopo il musicista sbarca anche in Italia e nel 1980 vince il suo primo Festivalbar con Olympic Games (ne vincerà altri due). La consacrazione definitiva nel nostro Paese arriva tre anni dopo, con l’album Milano-Madrid, la cui copertina viene disegnata da Andy Warhol, composto insieme alla celebre coppia Fabrizio/Morra che aveva appena portato Riccardo Fogli alla vittoria del Festival di Sanremo ’82, con il brano Storie di tutti i giorni. Passa una decade ed ecco che il nostro è ancora sulla cresta
dell’onda grazie a lavori davvero fortunati, come Under The Sign Of Cain o Personalidad. E’ poi la volta del nuovo millennio, degli impegni cinematografici e dello spontaneo ritorno alla musica. Ed è proprio qui che si inserisce Papito, album pubblicato nel marzo di quest’anno con l’intenzione di festeggiare i trent’anni di carriera di Miguel. Anche in questo caso, gli ottimi riscontri di mercato sono andati di pari passo con i riconoscimenti della critica e della stampa specializzata: a maggio il prestigioso portale musicale “Billboard.com” stila la classifica degli album latin pop più innovativi, ponendo Papito al primo posto e riconoscendo a Bosè un ruolo di primo piano nel mondo del music business.
Che Papito fosse un album in grado di imporsi nelle classifiche di mezzo mondo (oltre due milioni di copie vendute!) lo si era capito da quando Bosè aveva annunciato i duetti con alcune superstar del pop internazionale, come Ricky Martin, Shakira o ancora Laura Pausini. Il repertorio da cui il disco attinge è quello più consueto e caro a Bosè, che interpreta con grande intensità e passione brani “storici” e molto cari ai fan come Amante
Bandido, Morena Mia e Bambù. E’ forse il disco in cui, più di ogni altro, Bosè non nasconde (nemmeno a sé stesso) di poter far giocare alla sua musica un ruolo importante e positivo nella vita di tutti i giorni. E dunque,
alla luce di quanto detto, sembra ancor più importante sottolineare
che Papito è vitalità e freschezza piuttosto che nostalgia o struggimento amoroso. Sarebbe forse logico aspettarsi un po’ di malinconia e la “lacrima facile” da un interprete di latin pop, ma è proprio in questa eccentricità che si nasconde l’indiscutibile valore artistico del cantante italo-spagnolo. Si può ben dire, quindi, che quel che scaturisce da Papito è energia pura e passione travolgente.
Sembra quasi che Miguel non sia mai stato così in forma come in questo 2007. Per confermare questa sensazione è sufficiente navigare su forum e blog in cui si scambiano opinioni i fan che hanno affollato i teatri spagnoli, messicani e cileni in occasione delle prime date del Papitour. E’ davvero difficile imbattersi in
commenti negativi, un po’ perché la voce e il carisma del nostro
sono immutati, un po’ per la levatura degli ospiti speciali che
il nostro decide di portare con sé sul palco ogni sera e un po’
per quella straordinaria capacità, che Bosè ha sempre avuto, di
calamitare le attenzioni del pubblico con l’estrema disinvoltura
tipica dello showman.
Il Papitour 2007 è curato nei minimi dettagli dallo stesso Miguel, che modifica, di volta in volta, anche la scaletta, in modo da non scontentare nemmeno i fan più incalliti. Capita assai spesso, infatti, soprattutto in Spagna (dove il cantante ha portato in giro un vero e proprio “neverending tour”), che i fan club organizzino viaggi di più giorni, seguendo le città toccate dai concerti.
Nonostante il successo del disco, nel nostro Paese, l’occasione per vedere Bosè dal vivo è unica: l’appuntamento è al Datch- Forum di Assago, la sera del 5 Dicembre. Un attesissimo ritorno dopo 14 anni di assenza dai palchi dello stivale. Un esilio forzato giustificato dal fatto che, fino a prima di Papito, i dischi di Bosè venivano distribuiti poco e male. Di conseguenza, i promoter ci pensavano non una, ma dieci volte, prima di muovere la grande macchina dell’organizzazione concertistica e permettere così a Miguel di girare la penisola. Ma ora che Papito è rimasto stabilmente nella top ten italiana degli album più venduti per settimane intere (con oltre 170.000 copie vendute), nessuno può arrischiarsi a sostenere che Bosè non piaccia agli italiani. Il 5 Dicembre si annuncia come una festa vera. Celebrata al ritmo caliente del pop latino.

www.onstageweb.com

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