MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

mercoledì 31 marzo 2021

Jordi Évole intervista Miguel Bosé, Domenica 11 Aprile a LaSexta

 















Jordi Évole Requena  è un giornalista spagnolo, comico , presentatore e scrittore di televisione .

Ha raggiunto la popolarità nella prima metà degli anni 2000 interpretando il suo personaggio El Follonero nei programmi Una altra cosa e Buenafuente . Tra il 2008 e il 2019 ha presentato il programma Salvados sulla rete televisiva La Sexta . Scrive anche articoli di opinione per il quotidiano La Vanguardia e in precedenza per El Periódico .

Lo de Évole è un talk show televisivo spagnolo condotto da Jordi Évole . Lo spazio, prodotto da Producciones del barrio , è  in onda su La Sexta dal 2 febbraio  2020 .

Attraverso diversi capitoli, Lo de Évole affronta ogni stagione storie personali diverse su un tema comune e con un background sociale. Per questo, ha la storia di persone diverse, note o anonime. 

Durante la crisi del covid-19, la produzione ha continuato ad essere trasmessa ogni domenica in un formato speciale attraverso videoconferenze che includevano la testimonianza di persone anonime che hanno avuto un ruolo specifico nella crisi (personale sanitario, addetti ai trasporti, settore alimentare ecc.), Come così come quelli di alcune personalità di spicco del mondo dell'economia, della politica e della cultura.

Domenica 11 Aprile ospite 'speciale' MIGUEL BOSE'

(IL PROGRAMMA, IN ITALIA,  SI POTREBBE VEDERE IN DIRETTA SE ABBONATI. TUTTAVIA LO SI TROVERA' NELLA PAGINA DOPO L'EMISSIONE)

https://www.lasexta.com/programas/lo-de-evole/mejores-momentos/miguel-bose-con-jordi-evole-muy-pronto-en-lasexta_202103286060ea43dbb78d0001d4b5f7.html?fbclid=IwAR3_2p2iN9TFB3tlu9qsiEe3blcHYer30qBTfmVGDEuXk8umq7XyAVqrLMo

Qui i promo



domenica 21 marzo 2021

Breve storia di un bravo ragazzo e di un maturo Bosè ( anzi, Miguel !)

 


C’erano una volta gli anni 80, con tutte le rivoluzioni di stile che portavano con sé. E c’era una volta un “bravo ragazzo”- del ‘56- che vinse in Italia il Festivalbar. Il pezzo diventò l’inno dei Mondiali del 1982.

Ma il pezzo era lo specchio di giovani “sul filo” , in bilico verso il niente…persi nell’eroina, magari. E mica tutti lo capirono.



Poi arrivò la new wave. Tante nuove sonorità e bravi gruppi ma pure modesti cantanti- meteore- che però, all’epoca, sfondarono.  Il “bravo ragazzo” Miguel no. Era diventato un Bandido, non era più rassicurante. CHIARO . E molti lo misero da parte perché il mito giovanile era svanito (salvo tornare tutte innamorate , dopo PAPITO!!, e dicendo che non lo avevano mai lasciato… MAH! permettetemi di dubitare un po’ ). 



Il BEL Miguel (perché è bello, certo…ma le canzoni? Le si ascoltava? -dubbi anche qui) torna in Italia con quasi tutti gli album, a distanza di pochi anni, tra ‘l’84 e il 94. Solo nel 94 RI-vince il Festivalbar e “Sotto il segno di Caino” è un album accolto con interesse. Fino a dopo il 2001 poca risonanza nel Bel Paese… e cccccccerto…il suo stile così raffinato e differente era per pochi e per chi il suo percorso lo aveva seguito senza interruzioni. Anzi, qualora eventi personali o oggettivi avessero distratto per un po’ dalla sua produzione, i veri appassionati si son dati da fare per “recuperare”. 

Poi Operazione Trionfo, primo reality musicale, a mio avviso ben fatto e ben condotto ma spudoratamente rimpiazzato dal ’nuovo’ della bionda Maria… (altri dubbi). E però c’era l’album Sereno! Di cui passa solo il video Morena mia e il disco NON esce . 




Passeranno 5 anni prima che arrivi con l’album di duetti Papito, nel 2007 (frattanto uscivano capolavori come Por Vos Muero e Velvetina) e UN SOLO concerto a Milano il 5 Dicembre. 







Ci riprova con Cardio, 2010 (due concerti MISTERIOSAMENTE ANNULLATI un mese e mezzo prima -sempre dubbi…) e poi con Papitwo, 2012 , e ancora con Amo, 2015 ma, sebbene il pubblico ci sia, pronto a correre ai concerti (nel frattempo Amici della bionda Maria lo aveva fatto RI-conoscere a tanta gente e conoscere a tanta gioventù) non se ne fa niente.



2017 MTV Unplugged viene immesso sul mercato italiano senza che ‘la massa’ sappia nulla. Solo i fan lo sanno, e nemmeno tutti. E cccerto…è in spagnolo, è prodotto in Messico… ma dimentichiamo che c’è una Warner Italia che i contatti li ha, con lui, e lo ha come ‘suo’ artista. 

Dubbi…





Inutile dire che chi lo ha sempre seguito sia  riuscito a carpire (non ‘capire’ perché non abbiamo questa presunzione) tanto di lui, delle trasformazioni, dei nuovi suoni, del senso di certi testi . I suoi occhi e i suoi sorrisi hanno sempre raccontato le sue ‘fasi’. Tutto ha sempre avuto un PERCHE’.

Ora c’è un ‘fermo’ della Musica. Ora c’è la pandemia. Ora -come ‘allora’ e come sempre-ciò che si legge su Miguel sono titoloni di stampa rosa, giallina, e anche ‘grigia’, di quelli infamanti, insomma, supportati da notizie scopiazzate e male interpretate.

Non entrerò nei dettagli. Dirò solo che se c’è una dote che il ‘bravo ragazzo’ ha è l’intuito, abbinato ad un’intelligenza che va oltre la norma e al desiderio di conoscenza, in ogni ambito. E’ una ricchezza.

A questo uniamo sentimenti nobili ed educazione. Anche quando afferma cose che possono apparire forti e ‘contundenti’…e anche quando potrebbe scoppiare in improperie e invece zittisce. Zittisce perché sa di sapere. Il ‘soberbio’ Miguel non è uno che se la tira: è una persona consapevole, autodeterminata che non farebbe male nemmeno a una mosca. 

Sono ‘gli altri’ che fanno del male. E lui ‘pasa de todo’. 

Es un caballero, buena persona, grande corazon.

Il tempo dirà. ANZI già molte cose “dicono”. Miguel non è infallibile, non è un superman ma…ha sempre ragione.