MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

lunedì 14 febbraio 2022

Articolo/presentazione del libro autobiografico di Miguel Bosè Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria”

 Dal Magazine "IL MASCALZONE" 

un articolo di presentazione dell'autobiografia,  edizione italiana, di Miguel  Bosè 



ESCE PER L’ ITALIA L’AUTOBIOGRAFIA DI MIGUEL BOSE’

“Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria”

Quando lo scorso Novembre è giunta notizia da noi che in Spagna e in tutti i Paesi Latinoamericani sarebbe uscita l’autobiografia di Miguel Bosè, la maggior parte dei titoli degli articoli mostravano in bella vista quattro parole certamente “di effetto” sul lettore, ma forse poco intese. “I miei genitori erano dei mostri”, ecco il titolone scoop. E in effetti Bosè lo dice; occorre magari approfondire per interpretare…

Ora avremo modo di farlo perché il libro esce l’8 Marzo in Italia, in italiano, ed è già in prenotazione in tutti gli stores.

Miguel Bosè “Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria” edito da Rizzoli , è (anche) un atto di affetto verso il nostro Paese che ha dato fama a Miguel Bosé negli anni 80 senza dimenticarne il legame “di sangue” da parte materna.

Intanto il titolo del libro: bello che lo abbia lasciato uguale. El hijo del Capitán Trueno, oltre ad essere una nota canzone di Bosé, è un fumetto spagnolo apparso per la prima volta nel 1956, lo stesso anno in cui è nato Bosè, e ad oggi molto importante perché è un cult. Il protagonista è il Capitan Tuono, cavaliere spagnolo del Medioevo ai tempi della Terza Crociata (fine XII secolo). Accompagnato dai suoi amici e talvolta anche da Sigrid, la fidanzata e regina dell’isola di Thule , viaggia per il mondo in cerca di avventure in cui agisce come difensore della giustizia. Ecco, per Miguel il padre Luis Miguel, il torero Dominguin, era un supereroe sempre lontano da casa, da ammirare ma, ahimé, da non poter “accontentare”.

Il figlio del Capitan Tuono/Non fu mai un figlio degno del padre/Venne fuori poeta e non una fiera/Figlio di sua madre/Il figlio del Capitan Tuono /Non volle mai essere marinaio/non si imbarcava in avventure/Sollevava dubbi/Il figlio del Capitan Tuono /Aveva qualcosa che lo distingueva/Diverso come qualcuno/Che non si era mai visto.

Così si descrive Miguel nella sua infanzia e prima gioventù nel brano El Hijo Del Capitán Trueno discostandosi dai desideri che il famoso padre torero nutriva per il suo futuro. Al piccolo Miguelito piaceva leggere, divorava libri di nascosto rubandoli dall’intoccabile libreria di casa, gli piaceva viaggiare col dito sull’atlante geografico e immaginare altri mondi, navigare l’oceano e scoprire i suoi segreti. Si affezionava ai tori allevati, ai cavalli che forzatamente doveva cavalcare dinanzi alla gente per dimostrare di essere un vero uomo, un “macho” come suo padre, come si doveva essere all’epoca di Franco in Spagna. Ma Franco, tanto amico di suo padre, per lui bambino era soltanto “uno che comandava, amava la caccia e aveva una moglie che adorava le perle”.

Difficile davvero essere all’altezza di due personalità così mostruosamente potenti come il padre, venerato come un dio, e la madre così bella, così ammirata, dal carattere forte e di cui era emotivamente schiavo nonché geloso. Ecco perché “due mostri”, come si diceva all’inizio, ed ecco perché nel titolo del libro “una vita straordinaria”: era tutto “fuori dall’ordinario”, insomma. In un’intervista in America Latina Miguel Bosè dice : “Sono figlio di due animali di razza, belli fino all’osso, affascinanti, unici e irripetibili, con nature estremamente resistenti al dolore fisico e ancor più alle avversità, con un carattere indomabile e una personalità appassionata, dominante, curiosa e audace, coraggiosa, egocentrica, elegante, creativa, moderna, aperta, mondana, di strada, entrambi urbani con radici rurali, con valori solidi e tradizionali, non credenti e destinati l’uno all’altro, l’altro all’uno. Questa è la mia genetica di base”.

Il libro, pensato già anni prima, fermo e poi ripreso più volte, è un flusso di ricordi inarrestabile, dettagliato, raccontando come in una pellicola, sensazioni , emozioni, dolori, cadute e corse con estrema naturalezza. Sullo sfondo c’è la Storia di un regime, un’autocrazia dove tutto era chiuso in schemi preordinati. E però Miguelito, poi giovanissimo Miguel, sfugge sistematicamente a questi schemi, mantenendo l’educazione e lo stile ma procedendo con autodeterminazione, da solo. Consapevole di non poter attendere alle aspettative del padre e dell’amore freddo della madre, tra rotture e separazioni, il ragazzo si ritaglia un suo mondo. L’unica persona che cita sempre è la Tata Reme, “la sua spina dorsale”. La donna che in cambio di un tetto sulla testa, senza chiedere nulla, ha dedicato la vita alla cura dei piccoli Miguel, Lucia e Paola, proteggendoli, complice, amica di giochi e anche di tristi vicende. Sempre presente.

Nel raccontare con lucidità e anche tenerezza la sua infanzia e l’adolescenza, in Bosè non c’è rancore o risentimento: quella vita così insolita che il mondo, fuori, invidiava è stata una lotta per sopravvivere a tanto luccichìo e ciò che prima provocava dolore è narrato con grande serenità. Se non ci fossero stati i conflitti, probabilmente, non ci sarebbero state le riconciliazioni , col padre, in primo luogo, e Miguelito/Miguel non avrebbe trovato quella che poi è diventata la sua strada, come uomo e poi come artista.

In molte parti del libro vediamo il protagonista raccontare della scoperta della sessualità in modo esplicito, amore carnale e fraterno, libido e amicizia senza definizione di generi, con un erotismo che non ha morbosità perché naturale e spontaneo, quindi puro. Potremmo dire un testo senza pregiudizi, senza sovrastrutture, come è il pensiero dei bambini, prima che venga “inquinato” dagli adulti.

Il racconto termina negli anni Settanta, precisamente prima dell’esordio di Miguel Bosè del 26 Aprile 1977 che cambiò totalmente, dalla sera alla mattina, la sua vita. La parte artistica, invece, diventerà una bioserie che si sta attualmente girando e sarà distribuita da Paramount Plus.

Nel frattempo, godiamoci la lettura di questo libro tanto intimo, quanto rivelatore delle mille sfaccettature del Miguel Bosè di oggi , poliedrico artista internazionale che conosciamo e apprezziamo.

Anna Maffei


QUI i links per ordinare il libro :

https://www.ibs.it/figlio-di-capitan-tuono-memorie-libro-miguel-bose/e/9788817162616?lgw_code=1122-B9788817162616&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5lZQ7_YGHVljK0KKRFMdd_MP75ypdLDBaj2TsLEaFsQszMrfDXKaK-xoCaT4QAvD_BwE&fbclid=IwAR2FUB7tuwJmP9BP3DdVWz-H_BhtYMakMCvrkXMqqgmPUsZ4BYmZLgpIum8

https://www.lafeltrinelli.it/figlio-di-capitan-tuono-memorie-libro-miguel-bose/e/9788817162616?lgw_code=50948-B9788817162616&awaid=9507&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5leU_4iOfc8YRah_QOgA99UzYOj9S1taJ3LGa_1j79-IzBqKB6JJmbRoC8GwQAvD_BwE&fbclid=IwAR02bCgB9W_-dWeBplyh6MLMvVrrtQK62Vm7GSLcuou1Bblzm-ap3s-dc9I

https://www.mondadoristore.it/figlio-Capitan-Tuono-Memorie-Miguel-Bose/eai978881716261/?utm_source=googleshopping&utm_medium=listing&utm_campaign=cpc&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5lU79dEbBUJkq6xImvzn5qRHEe1Mplem3oQZuLipFHcJUzRhR17KcbxoCjj8QAvD_BwE&gclsrc=aw.ds&fbclid=IwAR37u-I5pX1N3uz2sBPijHaHHvz_4Zhd9cs7qQcpDrLITS6m-lQl0HG_EFQ

https://www.amazon.it/figlio-Capitan-Tuono-Memorie-straordinaria/dp/8817162612/ref=sr_1_4?qid=1644748037&refinements=p_n_date%3A510382031&s=books&sr=1-4&fbclid=IwAR1CYCn9y7bZ-iPJJUFdmhPEiYYZuCdv7QHoJBqCnPVG14thwC5j_reDwBQ


 

giovedì 10 febbraio 2022

ESCE IN ITALIA L' AUTOBIOGRAFIA DI MIGUEL BOSE'! "IL FIGLIO DEL CAPITAN TUONO" in tutte le librerie e negli stores



E' un libro molto intenso, come intensa è stata ed è la vita di Miguel Bosè.
Siamo onorati e felici di questa uscita anche in Italia, a dimostrazione che LUI non ci ha mai abbandonato....
Spero davvero che sia accolto nel giusto modo, che arrivi a tutte le persone che hanno affermato finora di seguirlo "da sempre".

Io ho letto la versione spagnola e immagino che questa sarà una fedele traduzione. Anzi me lo auguro, perché anche eventi che possono apparire "forti, toccanti, spiazzanti", sono espressi con lucidità e affetto.

Prendo in prestito le parole della presentazione scritta dalla casa editrice Rizzoli :

"Pochi personaggi nel mondo della musica e dello spettacolo sono iconici come Miguel Bosé, in grado davvero di segnare un'epoca, o meglio di attraversare i decenni con uno stile unico: volando, cadendo e rinascendo ogni volta in una diversa incarnazione. Polverizzando sempre i pregiudizi. In Il figlio di Capitan Tuono Bosé si mette per la prima volta a nudo senza reticenze e ci racconta la storia della sua infanzia e della sua adolescenza, una storia che inizia con il respiro di racconti senza tempo, con lui e le sue sorelle in balia di un padre onnipotente – il celebre torero Luis Miguel Dominguín, abituato al fatto che la sua volontà fosse legge – e di una madre travolgente di leggendaria bellezza – la splendida Lucia Bosé. Generoso e audace come non lo abbiamo mai visto, Bosé ci offre il volto meno noto di personaggi memorabili, da un Picasso vulnerabile e crepuscolare al bellissimo e maledetto Helmut Berger, senza dimenticare il suo padrino Luchino Visconti, Romy Schneider, Amanda Lear e altre figure tra le più significative dell'arte e della cultura del secolo scorso. E, destinata a rimanere con noi anche dopo la fine del libro, la Tata, autentico spirito benefico, che ci ricorda donne coraggiose disposte a tutto pur di proteggere creature indifese. Una storia che si svolge in un passato rarefatto, che attinge ai ricordi della nostra infanzia e della nostra giovinezza e che dimostra ancora una volta che nella contraddizione, nel dolore e nella gioia di vivere, Miguel Bosé ci capisce, ci accompagna e ci rappresenta."

QUI l'avviso ufficiale nelle 'storie' in Instagram di Miguel  e di seguito i LINKS DOVE ACQUISTARLO ! 

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GRAZIE, MIGUEL!