domenica 22 novembre 2015
Riflessioni sui Latin Grammy. Miguel Bosè non vince ma ne esce vincitore...
....può sembrare un ossimoro ma non lo è .
Non voglio apparire 'dura' nei giudizi...ma l'internazionalità della musica di Miguel Bosé , l'originalità del suo 'pop' , lo stile raffinato, le sonorità uniche e distinguibili ma sempre 'al passo' NIENTE hanno a che vedere con ciò che ho ascoltato nei Latin GRAMMYs.
Lì i ritmi, le voci, hanno un denominatore comune, a volte anche ripetitivo che caratterizza la musica latina e sappiamo che Miguel, pur avendone le origini, 'non' è un cantante di salse, sambe, bachate ... Per non dire del video 'Encanto', un vero e proprio cortometraggio poetico-fantastico-mitologico-allegorico addirittura, forse, troppo 'simbolico' per essere compreso e premiato da una giuria che ha probabilmente altri 'parametri' per giudicare e premiare.
Miguel Bosé, pur non avendo portato a casa nulla, tra le tre nominations, ha vinto lo stesso.
E non è un modo per consolarmi-ci.
Ha vinto perché ha portato alla kermesse il suo spirito innovativo-anche col look..perché no?- ; ha portato il suo sorriso, la sua ironia, la consapevolezza di essere presente ad un evento tra colleghi e che, anche a mani vuote, è andato via con l'amore di chi lo segue e lo ha seguito sempre.
Le foto parlano.
Miguel ha fatto un viaggetto a Las Vegas con lo spirito giusto. Viva Miguel Bosè!
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1 commento:
¡Qué viva Miguel, siempre!
Come sempre, hai centrato il punto, Anna.
Quello è il festival della musica latina, ma lui fa musica di respiro internazionale.
Magari non lo premiano, ma lo vogliono lì, presente e partecipante.
E lo premiano come "Personalidad del año", il masmo riconoscimento. Perché quello no, non gliel'hanno potuto negare..
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