MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

domenica 28 agosto 2022

Dall'uscita dell'autobiografia ad oggi. Cosa ha fatto e cosa farà Miguel Bosé ? Aprite il post e Buona lettura/visione!

 Ormai è da sempre che affermo che i social hanno "soppiantato" i Blogs e i Siti... tutto corre più veloce e fruito in maniera altrettanto veloce.

Peccato, però, che a volte si 'perda il filo' delle attività, degli impegni dei nostri artisti. In questo caso, di Miguel.

Recupererò, perciò, i momenti più salienti che comunque vengono inseriti nella

 PAGINA PUBBLICA DEL BLOG IN  FACEBOOK                  https://www.facebook.com/MiguelBoseBLOGItaliano/   

nonché nella PAGINA INSTAGRAM del blog    https://www.instagram.com/miguelbose_blogitaliano/

Svariati articoli e notizie sono usciti , dopo l'8 Marzo, riguardo 'IL FIGLIO DI CAPITAN TUONO' ma nessuna promozione sostanziale.

Il libro, stando alle classifiche Amazon, ha avuto un riscontro di vendite di tutto  rispetto. Inoltre l'Italia lo ha 'vissuto' come un bell'atto, da parte di Miguel Bosè, di far partecipe l'Italia traducendolo e pubblicandolo. 

Agli inizi di Giugno un'occasione!

MIGUEL BOSE' partecipa a la "FERIA DEL LIBRO" a Madrid e ce lo comunica in Instagram 

"FIRMA DE LIBROS ESTE FIN DE SEMANA EN MADRID #ElHijoDelCapitanTrueno ¡Os espero!"




















Va da sé che tanti hanno accolto l'invito e sono corsi agli stands de 'EL RETIRO' per firmare libri-spagnoli e italiani- già acquistati ormai da tre mesi, o comprandone altre copie pur di avere la sua firma . Un Miguel in formissima, sereno e disponibile ha accolto per l'intera giornata del Sabato e la mattina della Domenica il suo pubblico fedele da anni e chiunque fosse incuriosito dal suo libro.















































E INTANTO A LUGLIO SCORSO ARRIVA UN'ALTRA BELLA NOTIZIA !!

"Storia segreta delle mie migliori canzoni" uscita 11 ottobre

NUOVO LIBRO già in preordine 💯👏 !!(Lo aveva anticipato in un'intervista😉) @casadellibro @espasaeditorial #amazon

"Temo che questo libro manderà in frantumi molte illusioni. Anche le storie di lunga data. Mi dispiace per questo. Non è mia intenzione né di questa compilazione. Ma credo che, dopo tanti anni di licenza, sia arrivato il momento di decifrare i segreti nascosti, quelli che ho conservato in ognuna di queste 68 canzoni.

Entrate nel meraviglioso mondo dei miei labirinti e svelate ciò che nessuno sa. Ma solo se siete coraggiosi".

Mentre Miguel Bosé svela l'intenzione dei suoi testi, troverete fotografie inedite a colori dell'autore, le copertine dei suoi album e codici QR per ascoltare le canzoni. Senza dubbio, la sua opera più personale.




Ciò che ha sempre detto Miguel , al momento dell'uscita di un disco è che, dopo un processo creativo di mesi , a volte anni, (perché venga fuori un prodotto quanto più coerente e vicino alle intenzioni sue) POI, i brani sono della GENTE, vanno via e ognuno ne fa quel che vuole...

Ora esce questo bel tomo che considero fin d'ora una preziosità. Dopo 'Il figlio di Capitan Tuono' dove si apre raccontando la 'vera' vita di bambino, ragazzino, giovane, così qui svelerà altre facce di sé.

Credo si sia capito che Miguel ha deciso di dire tutto, il bello e il meno bello, l'atteso e il meno atteso... di se stesso, della sua musica, delle idee che persegue (condivisibili o meno ma da rispettare).

"Credo che, dopo tanti anni di licenza, sia arrivato il momento di decifrare i segreti nascosti, quelli che ho conservato in ognuna di queste 68 canzoni. Entrate nel meraviglioso mondo dei miei labirinti e svelate ciò che nessuno sa. Ma solo se siete coraggiosi".

E perché ha detto che dobbiamo avere 'coraggio' quando leggeremo il libro con le sue canzoni? Perché, ancora una volta , bisogna essere pronti a vedere che un brano, da noi interpretato in un modo magari romantico o poetico, ha altra 'origine' .

Prepariamoci! Miguel Bosè non bisogna mai darlo per scontato 😉

QUI SI PUO' PRENOTARE IL LIBRO FISICO E LA VERSIONE KINDLE

https://www.amazon.it/Historia-secreta-mis-mejores-canciones/dp/8467066563/ref=sr_1_2?crid=2LRU31T7M18NV&keywords=miguel+bose+libro&qid=1661712092&sprefix=migu%2Caps%2C128&sr=8-2

E VENIAMO ALL'OGGI...

Si era accennato alla SERIE "BOSE'" che inizia con la serata del debutto, il 26 Aprile 1977 con "Linda" e prosegue fino all'attualità. Anche in Italia se ne sta parlando molto, in molti giornali on line e, finalmente, da qualche giorno è apparsa la notizia che PARAMOUNT + SI VEDRA' DAL 15 SETTEMBRE  in Italia 

INTERVISTA sulla serie 'BOSE' ' 

Nei suoi sei episodi che usciranno nei prossimi mesi, lo spettatore scoprirà innanzitutto una nuova immagine dell'artista. “Quando mi è venuto in mente il progetto, ho pensato che fosse interessante a patto che Miguel fosse disposto a raccontare cose che non si conoscevano. Quando si guarda alla vita di qualcuno, la testimonianza di prima mano è fondamentale ”, spiega Faerna a proposito di questa produzione VIS in collaborazione con Shine Iberia (Banijay Iberia), Elefantec Global e Legacy Rock.

In questo caso, grazie alla vicinanza di Bosé con il CEO di Shine Iberia, Macarena Rey, questi incontri sono stati il ​​seme essenziale del progetto. “Il primo passo è stato incontrare Miguel in modo che potesse dircelo. Andavo a casa sua un paio di volte a settimana e parlavamo a lungo. Miguel è un bravissimo narratore, lo racconta molto bene e ha una memoria incredibile , racconta sempre molti dettagli, ricorda i colori, gli odori”, aggiunge il creatore. 

È stato un processo, avvenuto prima della pandemia, al quale hanno partecipato anche gli sceneggiatori del progetto -Ángeles González-Sinde, Isabel Vázquez e Boris Izaguirre- tutti conoscenti dell'artista. Tuttavia, fa notare Faerna, nessuno ha cercato di imbiancare una vita piena di luce, ma anche con molte ombre: “In nessun momento durante l'intero processo di documentazione ho avuto la sensazione che Miguel avesse intenzione di creare una certa immagine di sé ” , assicura.

"Anche a volte, quando mi diceva qualcosa di compromettente che non lasciava lui o qualcuno che conosceva in un buon posto, mi diceva: "questo è quello che è successo, te lo dico e tu fai quello che vuoi" . 

L'intervista si svolge in uno studio alla periferia di Madrid, uno dei luoghi scelti per ricreare alcune scene della vita del cantante. In un ambiente oscuro, illuminato da un cannone leggero, l'attore José Pastor recita "Sevilla" davanti alle telecamere, sincronizzando le labbra con la propria voce, precedentemente registrata. “ Abbiamo registrato con la mia voce tutte le canzoni della serie. Il mio lavoro è stato cantare come lui (…) non stiamo imitando, ma la gente deve riconoscerlo”, racconta a Efe l'attore, che vive da mesi assorbito dalla figura di Bosé.  "Ho visto tutte le esibizioni e letto tutti i libri che esistono su di lui", spiega l'uomo di Malaga, che interpreterà Miguel Bosé dai 18 ai 35 anni , circa, dalla prima volta che sale sul palco a cantare 'Linda' davanti a sua madre, Lucía Bosé, e suo padre, Luis Miguel Dominguín, presentato da José María Íñigo.

Ma la sfida più grande del suo ruolo, spiega Pastor, è stata quella di ricreare il mai visto prima, l'intimità dell'artista. “Conosciamo tutti Miguel quando c'è una telecamera e tu lo guardi, ma cosa succede quando non c'è telecamera e non ci sono occhi che lo guardano? . È stato molto interessante e l'ho costruito in base a ciò che pensiamo sia o ciò che si prova, a tutta questa fragilità che forse non mostra. A tutta quella sensibilità che ha quando nessuno lo vede”, aggiunge.

Dall'età di 35 anni, e fino al momento in cui diventa padre, Miguel Bosé è interpretato da Iván Sánchez, che è arrivato al progetto per caso o per caso, spiega a Efe. "Ci sono state molte coincidenze per essere qui", "è come se in qualche modo dovessi farlo" .

Sánchez conosce personalmente Bosé da anni e dal primo momento ha sentito un legame speciale con lui. “È vero che lo curo da molti anni e sono venuto a trovarlo in privato, a casa sua. Quest'ultimo anno non ho voluto avere troppi contatti con lui per non farmi influenzare troppo ", spiega l'attore, che ha trascorso molto tempo in Messico , il paese in cui risiede il cantante.

Diretta da Miguel Bardem e Fernando Trullols, la nuova serie Paramount+ riunirà attori come Nacho Fresneda, che interpreterà Luis Miguel Dominguín, il padre di Miguel, e l'attrice italiana Valeria Solarino, Lucía Bosé . Alicia Borrachero si metterà nei panni di La Tata, personaggio fondamentale nella vita di Miguel 

FONTE : https://www.heraldo.es/noticias/ocio-y-cultura/2022/05/04/serie-bose-viaje-sin-tapujos-origen-leyenda-1571706.html?fbclid=IwAR2Q6QG0quHzz0C65fVaZ9FASLkBRTKKAAJBHW-WH2uhCRePEhdNp2xbe1M
















































DUNQUE,,,aspettando Ottobre con il libro sulle canzoni e la serie BOSE' , aspettiamo anche il "risultato" del lavoro preparato tra Aprile e Maggio, in Messico, con Nicolas Sorin, storico collaboratore, direttore d'orchestra, autore, musicista a 360 gradi con cui Miguel Bosè ha "cucinato" MUSICA  unitamente al suo bassista Mikel Irazoki e al   fedele tecnico del suono Angel Magro 






















TI ASPETTIAMO, MIGUEL! INVIANDO, COME SEMPRE, VIBRAZIONI POSITIVE, per tutto ciò che ami






lunedì 14 febbraio 2022

Articolo/presentazione del libro autobiografico di Miguel Bosè Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria”

 Dal Magazine "IL MASCALZONE" 

un articolo di presentazione dell'autobiografia,  edizione italiana, di Miguel  Bosè 



ESCE PER L’ ITALIA L’AUTOBIOGRAFIA DI MIGUEL BOSE’

“Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria”

Quando lo scorso Novembre è giunta notizia da noi che in Spagna e in tutti i Paesi Latinoamericani sarebbe uscita l’autobiografia di Miguel Bosè, la maggior parte dei titoli degli articoli mostravano in bella vista quattro parole certamente “di effetto” sul lettore, ma forse poco intese. “I miei genitori erano dei mostri”, ecco il titolone scoop. E in effetti Bosè lo dice; occorre magari approfondire per interpretare…

Ora avremo modo di farlo perché il libro esce l’8 Marzo in Italia, in italiano, ed è già in prenotazione in tutti gli stores.

Miguel Bosè “Il figlio di Capitan Tuono. Memorie di una vita straordinaria” edito da Rizzoli , è (anche) un atto di affetto verso il nostro Paese che ha dato fama a Miguel Bosé negli anni 80 senza dimenticarne il legame “di sangue” da parte materna.

Intanto il titolo del libro: bello che lo abbia lasciato uguale. El hijo del Capitán Trueno, oltre ad essere una nota canzone di Bosé, è un fumetto spagnolo apparso per la prima volta nel 1956, lo stesso anno in cui è nato Bosè, e ad oggi molto importante perché è un cult. Il protagonista è il Capitan Tuono, cavaliere spagnolo del Medioevo ai tempi della Terza Crociata (fine XII secolo). Accompagnato dai suoi amici e talvolta anche da Sigrid, la fidanzata e regina dell’isola di Thule , viaggia per il mondo in cerca di avventure in cui agisce come difensore della giustizia. Ecco, per Miguel il padre Luis Miguel, il torero Dominguin, era un supereroe sempre lontano da casa, da ammirare ma, ahimé, da non poter “accontentare”.

Il figlio del Capitan Tuono/Non fu mai un figlio degno del padre/Venne fuori poeta e non una fiera/Figlio di sua madre/Il figlio del Capitan Tuono /Non volle mai essere marinaio/non si imbarcava in avventure/Sollevava dubbi/Il figlio del Capitan Tuono /Aveva qualcosa che lo distingueva/Diverso come qualcuno/Che non si era mai visto.

Così si descrive Miguel nella sua infanzia e prima gioventù nel brano El Hijo Del Capitán Trueno discostandosi dai desideri che il famoso padre torero nutriva per il suo futuro. Al piccolo Miguelito piaceva leggere, divorava libri di nascosto rubandoli dall’intoccabile libreria di casa, gli piaceva viaggiare col dito sull’atlante geografico e immaginare altri mondi, navigare l’oceano e scoprire i suoi segreti. Si affezionava ai tori allevati, ai cavalli che forzatamente doveva cavalcare dinanzi alla gente per dimostrare di essere un vero uomo, un “macho” come suo padre, come si doveva essere all’epoca di Franco in Spagna. Ma Franco, tanto amico di suo padre, per lui bambino era soltanto “uno che comandava, amava la caccia e aveva una moglie che adorava le perle”.

Difficile davvero essere all’altezza di due personalità così mostruosamente potenti come il padre, venerato come un dio, e la madre così bella, così ammirata, dal carattere forte e di cui era emotivamente schiavo nonché geloso. Ecco perché “due mostri”, come si diceva all’inizio, ed ecco perché nel titolo del libro “una vita straordinaria”: era tutto “fuori dall’ordinario”, insomma. In un’intervista in America Latina Miguel Bosè dice : “Sono figlio di due animali di razza, belli fino all’osso, affascinanti, unici e irripetibili, con nature estremamente resistenti al dolore fisico e ancor più alle avversità, con un carattere indomabile e una personalità appassionata, dominante, curiosa e audace, coraggiosa, egocentrica, elegante, creativa, moderna, aperta, mondana, di strada, entrambi urbani con radici rurali, con valori solidi e tradizionali, non credenti e destinati l’uno all’altro, l’altro all’uno. Questa è la mia genetica di base”.

Il libro, pensato già anni prima, fermo e poi ripreso più volte, è un flusso di ricordi inarrestabile, dettagliato, raccontando come in una pellicola, sensazioni , emozioni, dolori, cadute e corse con estrema naturalezza. Sullo sfondo c’è la Storia di un regime, un’autocrazia dove tutto era chiuso in schemi preordinati. E però Miguelito, poi giovanissimo Miguel, sfugge sistematicamente a questi schemi, mantenendo l’educazione e lo stile ma procedendo con autodeterminazione, da solo. Consapevole di non poter attendere alle aspettative del padre e dell’amore freddo della madre, tra rotture e separazioni, il ragazzo si ritaglia un suo mondo. L’unica persona che cita sempre è la Tata Reme, “la sua spina dorsale”. La donna che in cambio di un tetto sulla testa, senza chiedere nulla, ha dedicato la vita alla cura dei piccoli Miguel, Lucia e Paola, proteggendoli, complice, amica di giochi e anche di tristi vicende. Sempre presente.

Nel raccontare con lucidità e anche tenerezza la sua infanzia e l’adolescenza, in Bosè non c’è rancore o risentimento: quella vita così insolita che il mondo, fuori, invidiava è stata una lotta per sopravvivere a tanto luccichìo e ciò che prima provocava dolore è narrato con grande serenità. Se non ci fossero stati i conflitti, probabilmente, non ci sarebbero state le riconciliazioni , col padre, in primo luogo, e Miguelito/Miguel non avrebbe trovato quella che poi è diventata la sua strada, come uomo e poi come artista.

In molte parti del libro vediamo il protagonista raccontare della scoperta della sessualità in modo esplicito, amore carnale e fraterno, libido e amicizia senza definizione di generi, con un erotismo che non ha morbosità perché naturale e spontaneo, quindi puro. Potremmo dire un testo senza pregiudizi, senza sovrastrutture, come è il pensiero dei bambini, prima che venga “inquinato” dagli adulti.

Il racconto termina negli anni Settanta, precisamente prima dell’esordio di Miguel Bosè del 26 Aprile 1977 che cambiò totalmente, dalla sera alla mattina, la sua vita. La parte artistica, invece, diventerà una bioserie che si sta attualmente girando e sarà distribuita da Paramount Plus.

Nel frattempo, godiamoci la lettura di questo libro tanto intimo, quanto rivelatore delle mille sfaccettature del Miguel Bosè di oggi , poliedrico artista internazionale che conosciamo e apprezziamo.

Anna Maffei


QUI i links per ordinare il libro :

https://www.ibs.it/figlio-di-capitan-tuono-memorie-libro-miguel-bose/e/9788817162616?lgw_code=1122-B9788817162616&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5lZQ7_YGHVljK0KKRFMdd_MP75ypdLDBaj2TsLEaFsQszMrfDXKaK-xoCaT4QAvD_BwE&fbclid=IwAR2FUB7tuwJmP9BP3DdVWz-H_BhtYMakMCvrkXMqqgmPUsZ4BYmZLgpIum8

https://www.lafeltrinelli.it/figlio-di-capitan-tuono-memorie-libro-miguel-bose/e/9788817162616?lgw_code=50948-B9788817162616&awaid=9507&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5leU_4iOfc8YRah_QOgA99UzYOj9S1taJ3LGa_1j79-IzBqKB6JJmbRoC8GwQAvD_BwE&fbclid=IwAR02bCgB9W_-dWeBplyh6MLMvVrrtQK62Vm7GSLcuou1Bblzm-ap3s-dc9I

https://www.mondadoristore.it/figlio-Capitan-Tuono-Memorie-Miguel-Bose/eai978881716261/?utm_source=googleshopping&utm_medium=listing&utm_campaign=cpc&gclid=CjwKCAiA9aKQBhBREiwAyGP5lU79dEbBUJkq6xImvzn5qRHEe1Mplem3oQZuLipFHcJUzRhR17KcbxoCjj8QAvD_BwE&gclsrc=aw.ds&fbclid=IwAR37u-I5pX1N3uz2sBPijHaHHvz_4Zhd9cs7qQcpDrLITS6m-lQl0HG_EFQ

https://www.amazon.it/figlio-Capitan-Tuono-Memorie-straordinaria/dp/8817162612/ref=sr_1_4?qid=1644748037&refinements=p_n_date%3A510382031&s=books&sr=1-4&fbclid=IwAR1CYCn9y7bZ-iPJJUFdmhPEiYYZuCdv7QHoJBqCnPVG14thwC5j_reDwBQ


 

giovedì 10 febbraio 2022

ESCE IN ITALIA L' AUTOBIOGRAFIA DI MIGUEL BOSE'! "IL FIGLIO DEL CAPITAN TUONO" in tutte le librerie e negli stores



E' un libro molto intenso, come intensa è stata ed è la vita di Miguel Bosè.
Siamo onorati e felici di questa uscita anche in Italia, a dimostrazione che LUI non ci ha mai abbandonato....
Spero davvero che sia accolto nel giusto modo, che arrivi a tutte le persone che hanno affermato finora di seguirlo "da sempre".

Io ho letto la versione spagnola e immagino che questa sarà una fedele traduzione. Anzi me lo auguro, perché anche eventi che possono apparire "forti, toccanti, spiazzanti", sono espressi con lucidità e affetto.

Prendo in prestito le parole della presentazione scritta dalla casa editrice Rizzoli :

"Pochi personaggi nel mondo della musica e dello spettacolo sono iconici come Miguel Bosé, in grado davvero di segnare un'epoca, o meglio di attraversare i decenni con uno stile unico: volando, cadendo e rinascendo ogni volta in una diversa incarnazione. Polverizzando sempre i pregiudizi. In Il figlio di Capitan Tuono Bosé si mette per la prima volta a nudo senza reticenze e ci racconta la storia della sua infanzia e della sua adolescenza, una storia che inizia con il respiro di racconti senza tempo, con lui e le sue sorelle in balia di un padre onnipotente – il celebre torero Luis Miguel Dominguín, abituato al fatto che la sua volontà fosse legge – e di una madre travolgente di leggendaria bellezza – la splendida Lucia Bosé. Generoso e audace come non lo abbiamo mai visto, Bosé ci offre il volto meno noto di personaggi memorabili, da un Picasso vulnerabile e crepuscolare al bellissimo e maledetto Helmut Berger, senza dimenticare il suo padrino Luchino Visconti, Romy Schneider, Amanda Lear e altre figure tra le più significative dell'arte e della cultura del secolo scorso. E, destinata a rimanere con noi anche dopo la fine del libro, la Tata, autentico spirito benefico, che ci ricorda donne coraggiose disposte a tutto pur di proteggere creature indifese. Una storia che si svolge in un passato rarefatto, che attinge ai ricordi della nostra infanzia e della nostra giovinezza e che dimostra ancora una volta che nella contraddizione, nel dolore e nella gioia di vivere, Miguel Bosé ci capisce, ci accompagna e ci rappresenta."

QUI l'avviso ufficiale nelle 'storie' in Instagram di Miguel  e di seguito i LINKS DOVE ACQUISTARLO ! 

E IN TUTTE LE LIBRERIA DI FIDUCIA! 

GRAZIE, MIGUEL! 








lunedì 20 dicembre 2021

INTERVISTA -con video nel link- a MIGUEL BOSE' -rivista SHANGAY dicembre 2021

 E 'pirandellianamente parlando'...Così E' se vi pare  (e vi piace, aggiungo)

QUESTO E' MIGUEL BOSE' 🙃😉💙

INTERVISTA RILASCIATA ALLA RIVISTA SHANGAY  , rivista liberamente distribuita in Spagna 

L'articolo contiene un VIDEO

Miguel Bosé: "La mia intenzione non è quella di generare morbosità".

20 dicembre, 2021

AGUSTÍN GÓMEZ CASCALES

Miguel Bosé ha appena pubblicato il suo libro autobiografico El hijo del Capitán Trueno, in cui racconta il periodo della sua vita prima del grande successo con cui ha iniziato la sua vita professionale come cantante. Un'occasione unica per avere uno sguardo di prima mano sulla sua infanzia e adolescenza, che è senza dubbio insolita.

Nessuna azione di Miguel Bosé passa inosservata. Sempre controverso, l'artista ha deciso di far luce sui suoi anni giovanili, quelli poco - o per niente - conosciuti dal grande pubblico. Lo fa nel suo libro autobiografico El hijo del Capitán Trueno, in cui racconta il periodo della sua vita precedente al grande successo con cui iniziò la sua vita professionale come cantante. In un momento in cui qualsiasi informazione sulla sua vita privata provoca un'enorme morbosità, lui si apre e condivide esperienze straordinarie, perché la sua infanzia e la sua adolescenza non hanno nulla a che vedere con quelle di una qualsiasi persona anonima.

Il rapporto con i suoi genitori, i suoi primi amori platonici e le sue prime esperienze sessuali, e una vita circondata da creatori unici hanno forgiato la personalità di Miguel Bosé da esperienze che non sono affatto comuni -per la maggior parte delle persone-. Durante un tour ufficiale, ci ha parlato di cosa significa per lui la pubblicazione di questo libro molto speciale. "Parlare di un libro non ha niente a che vedere con parlare di un album", dice. "È un'esperienza nuova per me. Quando l'ho avuto tra le mani ho iniziato a piangere".

SHANGAY ⇒ Da quanto tempo avevi questa idea?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Molti anni. Ho iniziato a vivere a Panama. Ma ho continuato a lasciarlo e a tornarci. Quando sono andato in Messico ho iniziato seriamente, senza fermarmi, e l'ho finito a marzo di quest'anno. Il primo manoscritto era di ottocento pagine, e alla fine era esattamente della misura giusta, con le tappe più importanti.

SHANGAY ⇒ Hai una memoria così buona come suggerisce il libro?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Eccezionale. E non lo sapevo. Una volta iniziata la mia carriera, non ho tanti ricordi, perché tra registrazioni, film e tour sono successe un milione di cose, ma la sensazione è che tutto fosse sempre un po' più uguale, perché lo schema continuava a ripetersi. Non in quello che racconto nel libro, tutto era eccezionale, unico e senza precedenti. Il tempo scorreva in modo diverso, tutto occupava più spazio e le cose erano più facili da spiegare.

SHANGAY ⇒ È stato catartico?

MIGUEL BOSÉ ⇒ È stato pacificante. Molto. Arriva un momento nella vita in cui le cose hanno un peso diverso; sei più generoso, e gli eventi che ricordi non ti causano il dolore che prima ti provocava molto risentimento. In questa autobiografia non c'è risentimento, verso nessuno. E cose che anni fa potevano essere più conflittuali o scandalose vengono raccontate con assoluta normalità. Perché se li vivi in modo naturale, non sono né brutti né scabrosi né dannosi.

SHANGAY ⇒ Non sei mai andato da uno psicologo per farti aiutare da eventi traumatici?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Ai miei tempi non c'erano psicologi. Se avevi un problema, ti davano uno schiaffo in faccia e te lo toglievano. E se ne andava davvero! Ora, si prende uno schiaffo e si va dritti da un avvocato. Mi piaceva di più allora. Erano più naturali e primitivi, più genuini. Ora si tratta solo di consumo.

SHANGAY ⇒ Forse molti ragazzi che si sentono diversi, come te, si vedono riflessi nel complesso rapporto con tuo padre che descrivi...

MIGUEL BOSÉ ⇒ Sì, ho sempre avuto molta determinazione, fin da piccolo. Prenderei la vita davanti a me; farei un capitombolo ma andrei avanti. Se qualcuno capisce come sono ora, il libro ha il perché e il percome. Le radici della forza che ho avuto in seguito sono lì; dovevo sopravvivere. Ogni giorno rischiavo di essere investito dai miei genitori. Mio padre era un dio a cui tutto era permesso, e mia madre era una dea, con una bellezza spettacolare e un carattere forte. È per questo che dico sempre ai miei figli quando sono in una carenatura "keel out", portare fuori la prua per rompere le onde.

"Che qualcuno abbia preso a sbattere, in modo brutto, cose che non lo meritavano mi ha dato la libertà di parlare con calma".

SHANGAY ⇒ Tuo padre ti ha reso le cose molto difficili...

MIGUEL BOSÉ ⇒ Molto. E anche mia madre. Perché innamorarsi di una persona che, approfittando dell'adorazione che avevi per lui, se ti prendeva, ti strappava come un pezzo di carta... Alla fine, credo che mia madre mi abbia fatto più male di mio padre. Perché lui, a un certo punto, è scomparso dalla mia vita, ce ne siamo liberati. Ma quella sua cosa femminile oppiacea agganciava, quella dipendenza avrebbe potuto portarmi via.

SHANGAY ⇒ Sei consapevole di come questo lato femminile molto sviluppato di te ti ha aiutato nella tua carriera?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Era lì. Quando io e mia sorella andavamo in giro quando eravamo a Londra eravamo due meravigliosi esseri androgini; non si poteva dire chi fosse il ragazzo e chi la ragazza. Tutto questo era arricchito dalla moda del potere e del glam gay. I sessi e i generi erano confusi. E ora che vedo che è arrivato qui penso "era ora" [ride]. Era qualcosa di molto naturalizzato, come mostro nel libro.

SHANGAY ⇒ Colpisce il modo in cui parli del rapporto speciale che avevi con Helmut Berger...

MIGUEL BOSÉ ⇒ Lo racconto in modo bello, travolgente, con un erotismo brutale. Era qualcosa che avveniva naturalmente, condiviso con la famiglia e l'ambiente, non c'era segretezza. Stiamo parlando di un amore, un rapimento speciale per me, ecco perché appare nel libro. Perché le altre storie che ho avuto con ragazze e ragazzi non aggiungevano nulla, per questo non le ho incluse. Helmut era speciale; era l'attore del momento, l'uomo più desiderato sulla terra, ed era di casa.

SHANGAY ⇒ Il fatto di aver vissuto con grandi artisti fin da bambino, non ti ha reso un mitomane?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Credo di sì. Quando si cresce, come ho fatto io, in un ambiente pieno di celebrità, quando poi si incontrano gli altri, quello che si vuole vedere è se c'è un'anima umana dietro di loro oppure no. Se c'è, ottimo, e se non c'è, fuori.

SHANGAY ⇒ Era consapevole della curiosità morbosa che avrebbe suscitato il fatto che nel libro avrebbe parlato anche delle sue relazioni con altri uomini?

MIGUEL BOSÉ ⇒ La verità è che spero che non lo susciti; se lo fa, vorrà dire che l'ho scritto male. La mia intenzione non è quella di generare morbosità, perché non ho vissuto quello di cui sto parlando come qualcosa di sporco, ma in modo spontaneo e naturale. Dal risveglio della mia sessualità, non ho mai messo in dubbio che mi dovesse piacere solo questo o quello. No. Ero aperto alla sensualità, all'amore, ai flash, e questo poteva - e può - essere offerto da un uomo o da una donna, non importa.

SHANGAY ⇒ Ma è la prima volta che lo dici a voce...

MIGUEL BOSÉ ⇒ Sì. Ho cercato di essere così discreto per tanti anni... Ma che qualcuno, recentemente, qualcuno si sia dedicato a infierire /criticare, e in modo brutto, cose che non lo meritavano mi ha dato la libertà di poter parlare con calma.

SHANGAY ⇒ Guardando indietro, hai riflettuto come padre su cose che non vuoi che i tuoi figli passino?

MIGUEL BOSÉ ⇒ No, anche se potrebbe succedere. I miei figli sono bambini molto buoni, sono entrambi fantastici. Mi chiedono di leggere loro dei capitoli, io parlo molto dei loro nonni, che dobbiamo dar loro dignità e rispettarli, non dimenticarli. Capiranno le cose in modo diverso, più facilmente. Anche per il mio atteggiamento, quando devo spiegar loro , che è molto aperto, senza pregiudizi.

SHANGAY ⇒ Sono sicuro che ti ricordi la copertina di Shangay in cui hai recitato e che viene continuamente citata dai media?

MIGUEL BOSÉ ⇒ Ho preso questa decisione perché Shangay ha sempre affrontato questi temi molto bene, in modo neutrale, senza morbosità, e questo è molto lodevole. Non è di parte, non è giallo, non è di cattivo gusto, e ora è [quella copertina] tornata di nuovo! Sono molto orgoglioso che stia succedendo, sono molto felice di aver dato a Shangay quello scoop all'epoca, perché non ne ho parlato con nessun altro.

FOTO copyright : MIGUEL ÁNGEL FERNÁNDEZ 

https://shangay.com/2021/12/20/miguel-bose-hijo-capitan-trueno-morbo-entrevista/







Altre nuove interviste a Miguel Bosè per i Paesi latini

 

IN GUADALAJARA

...e assieme alla serie tv l'anno prossimo uscirà un libro dove saranno raccolti tutti i "segreti" di 60 suoi   branI

 

 IN DIRETTA ONLINE da un periodico colombiano  

 MIGUEL DAL MINUTO 1:02:34 circa...  

 In un'intervista per la Seconda Emissione con Francisco Zea, Miguel Bosé, cantante e scrittore, presenta il suo libro “El hijo del Capitán Trueno”; dove racconta passaggi della sua vita.  

 Intervista dal Perù

martedì 30 novembre 2021

Intervista della casa editrice ESPASA a Miguel Bosè, "El hijo del Capitán Trueno"

 












Non è vero che le le interviste rilasciate in Spagna siano state 'tutte' un tantino difficili e a volte "moleste"... 

Qui ce n'è una rilasciata ad Espasa, la casa editrice dell'autobiografia "El hijo del Capitán Trueno" che con poche e puntuali domande lascia che sia chi ha scritto il libro a spiegarne il 'come' e il 'perché' commentando vari capitoli , il tempo impiegato per costruirlo e  Miguel confessa che sua madre Lucia  ha avuto modo di leggere quasi tutto  il libro  😍, spingendolo anche ad aggiungere altro .

BUONA PARTE DELL'INTERVISTA,  tradotta da me , a braccio, ascoltandola 

"L’idea nasce da una conversazione con uno scrittore colombiano. Gli raccontavo aneddoti della mia vita  e lui disse che avrei dovuto scrivere tutto e subito…

Ho impiegato tre anni. Fermandomi e ricominciando. Alla fine diciamo che ci ho messo un anno.

Scrivo da quando avevo 7 anni, tutti i giorni, senza sosta. A due cose sono fedele: respirare e scrivere.

Quando termina il libro, la sera del mio debutto…lì inizia a serie televisiva che è in marcia. Questa era una parte più visuale che letteraria..le immagini, la musica, le canzoni della vita.

Il capitolo del Liceo francese è quello che mi è costato un po’ ricordare, avevo ricordi più vaghi…gli scaloni , i banchi che scricchiolavano, il mormorìo di noi alunni che dovevamo stare zitti, quasi sempre. 

L’episodio di Londra assieme a mia sorella l’ho ricordato con reticenza… sembravamo due molluschi, quasi lasciati a sé stessi, sottomessi.

Così come l’episodio della separazione dei miei genitori: lì ho cercato di non ‘mettermi’, di non apparire. Tutto molto doloroso, umiliante, con mia madre davanti alla porta e la fine di un’unione…

Sono uno che non si ferma a pensare al passato, comunque, sono più uno che guarda avanti.

Mia madre è riuscita a leggerlo quasi tutto, il libro. L’ha incantata. E mi diceva, in italiano-noi parlavamo sempre in italiano- “dai, aggiungi altro, metti ancora, devi dire di più, devi fare di più!” perché in effetti ce ne sarebbero state di cose da dire…e io ho una grande memoria sensoriale e ora capisco perché sono riuscito a scrivere tanto e soprattutto ‘ora’..ora era il momento di raccontarmi , ora che i conflitti sono risolti, dentro me.

La relazione con mio padre anche si era già risolta. Mi disse che ero l’unico che era riuscito a ‘volare’ di suo senza chiedergli niente. Forse si era un po’ vergognato di non avermi capito prima .

Io ho preso un po’ da mio padre per l’essere poco fedele. Sono fedele alle idee, ai valori, alle persone, all'amore  un po’ meno… 

Scrivere questo libro, nonostante alcuni aspetti dolorosi, brutti, pesanti mi ha rivelato che i ricordi sono una cosa bella ." .....