MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

giovedì 14 maggio 2015

Articolo: “AMO” nuovo album, nuovo tour: Miguel Bosé tra poesia e tecnologia

“AMO” nuovo album, nuovo tour: Miguel Bosé tra poesia e tecnologia

di Anna Maffei


Di Miguel Bosé è consueta la definizione di artista poliedrico, versatile che sa reinventarsi ed è ovviamente legittima e veritiera.
Quello che mi viene da sottolineare è piuttosto la naturalezza con cui Miguel passa da una fase all'altra senza bruschi passaggi: morbidamente si allontana da progetti compiuti,apparentemente 'sparisce', recupera suoni, ricostruisce melodie 'appuntate e conservate' e poi, quando tutto ha una forma, un perché e, soprattutto, una coerenza col 'suo' momento storico e ciò che c'è fuori, esce allo scoperto.

Questo modo di lavorare è partito dall'album Bandido (1984) e prosegue con le recenti produzioni. E' forse per questo che in Italia a volte si dice 'ogni tanto torna'... Di certo lo afferma chi non segue ogni passo della sua carriera. Chi, invece, un po' per forte passione, un po' per curiosità, si è avvicinato all'universo Bosé sa che lui c'è sempre.

 Citando qualche album uscito in Italia tra fine anni Ottanta e il Duemila-Salamandra(1986), XXX (1987) Los chicos no lloran (1990) Sotto il segno di Caino (1994) Labirinto (1996) Best of Miguel Bosé (1999), vari singoli tra cui la notissima Morena mia, e rivedendo promozioni, interviste, si percepisce che tanto pubblico non ha di certo snobbato questo prolifico artista e che, anzi, lo considera raffinato, elegante,differente e 'italiano'.
Probabilmente l'unica difficoltà è comprendere un pop anglo-latino che ammicca a vari generi pur non sfociando mai in sperimentazioni. Questo termine non si addice alla musica di Miguel Bosé. Le sue sono curiosità artistiche, voglia di entrare in altri territori per trasformarli adattandoli allo stile che è suo e solo suo.

Il disco 'AMO', uscito in Italia a Gennaio con brani inediti, a distanza di cinque anni da Cardio, altro album di canzoni nuove, conferma la tesi del Bosé 'esploratore', più che sperimentatore, insaziabile curioso della vita, di ciò che accade ogni giorno,dei segreti celati nelle piccole cose cui spesso non si presta attenzione.
Perché 'Amo' come titolo? Perché l'Amore è visto da varie angolazioni. Non sono canzoni romantiche,intanto. L'amore di Bosé è molto ben definito nella copertina dell'album: una fotografia elaborata graficamente in cui c'è tutto ciò che fa parte della sua conoscenza e dei suoi interessi passati, presenti e futuri,come le scienze, la letteratura, la natura... qui c'è il vero e denso riassunto dei temi trattati nelle canzoni.

Il brano di apertura, 'Encanto'('L'incanto', versione italiana) è un tema incisivo e potente che racconta -anche attraverso un bellissimo videoclip- quanto l’Amore personificato in un tiranno, un padrone, possa controllare e gestire le azioni e i sentimenti, sottomettendoli alla sua volontà (un po' come accadeva per tutti gli dei e altre figure mitologiche). Ma c'è 'l'altra faccia' dell'amore -tiranno, un aspetto custodito nella memoria ed è il buon Samuray che indulge ai sentimenti, comprende ed ha pietà. Il pezzo in italiano è molto fedele alla versione originale in spagnolo.

Tematiche ricorrenti nell'album sono il passato, gli amori finiti, la solitudine, la libertà,l'immaginazione. Ma come sempre nelle canzoni di Miguel, niente è estremo o struggente. Da osservatore delle vicende umane quale è, racconta come gli amori possano evolvere: dall'innamoramento, al disamore, al distacco che può anche non essere dolore quanto, piuttosto, un prendere atto di una nuova condizione di solitudine ma anche di libertà ( Libre ya de amores e Solo sì – Liberi da ore e Brividi in italiano ) che potrebbe aprire le porte a nuove storie. Evoluzione, cambiamento, amore per ciò che ci circonda e da ciò 'Amo', il pezzo che 'spiega' la copertina.

Personalmente, ascoltandolo, immagino il Miguel bambino che si stupisce dinanzi ad un tramonto e si chiede 'come faccia il sole ad entrare nel mare senza annegare'...Sarà che l'esperienza di padre ha amplificato e arricchito il 'Peter Pan' sempre presente in lui, certo è che i brani dell'album hanno un sapore molto fresco, semplice, sereno.

'Respirar' è il ricordo della sensazione di leggere in modo insaziabile da ragazzo ed immaginare mondi che ora magari sono 'a un solo paso de aquì'...vicini e raggiungibili non solo con la fantasia. E sempre da spettatore, Miguel attraversa implacabili piogge,metafore di momenti difficili con la speranza-convinzione di 'Un nuevo dia', con altro da vivere e scoprire.

 Anche 'Los amores divididos' possono avere, complici la notte e la luna, la possibilità di ritrovarsi e questo ottimismo che trapela da ogni parte del disco è ciò che più ci attrae.

Il brano 'eversivo' che ha dato pane per i denti a chi vuole forzatamente etichettare un artista in base a presunte posizioni politiche è in fondo anch'esso intriso di positività. Di certo è un Miguel arrabbiato che, guardandosi intorno, non può che disprezzare gli abusi di 'potere', le promesse non mantenute, le ingiustizie quotidiane verso i più deboli e lo fa, per la prima volta, in modo aperto e  incisivo. Lo fa con un pezzo dance: balli per scaricare la rabbia, per mettere fuori tutto ciò che ti dà nausea ma convinto che 'Sì,se puede' : la forza della musica pop posta al servizio della trasformazione sociale usando il corpo e la voce come primo passo per prendere coscienza e ribellarsi.

 Non mancano due 'omaggi', uno a suo padre, col brano 'I miss your face' e alla domenica, giorno di riposo, di abbandono...sebbene neanche nel 'Domingo' Miguel smetta di 'creare' melodie nella sua testa e metterle in moto dal giorno seguente!

Instancabile, creativo, 'alunno' perenne della Vita, sta ora iniziando il suo Amo Tour, nuova serie di concerti che partono dal Messico, passando poi in Spagna, poi di nuovo Americhe e, col prossimo anno-ci si augura!- magari qualche tappa italiana...

“Amo Tour” è completamente diverso dall'immagine festosa e frenetica dei tour di "Cardio" e "Papitwo", proponendo invece un'immagine più sobria e con grande carica intellettuale. Lo spettatore è guidato verso un viaggio sensoriale dove convergono il cinema, il teatro musicale, la musica, la fotografia, la pittura, la letteratura.

"Questo spettacolo è grandioso, sorprendente, innovatore. È un prima ed un dopo", dice l'artista esprimendo che, se di qualcosa è sicuro è che non tornerà mai a ripetere niente di precedentemente fatto. Ma di questo i fan sono consapevoli, da sempre, e attendono impazienti le sue succulenti sorprese.
 Fedelmente. Da ogni parte del Mondo.


L'album si può acquistare qui :
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