MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

sabato 31 gennaio 2015

Finalmente Miguel Bosé in Italia! Ospitate e prossimi appuntamenti!

CI SIAMO! Miguel con noi da ieri fino a lunedi, almeno secondo gli appuntamenti finora accertati.


QUI qualche fermo immagine dalla trasmissione di RADIO DUE  #staiSerena  A RADIO DUE












E QUI IL VIDEO DELL'INTERVISTA
http://www.radio2.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-b4ded082-4174-4813-a37b-
1b38cc668894.html



Sabato 31 gennaio - AMICI, Canale 5, con Maria De Filippi dalle 14.10

Ecco alcune foto tratte dalla PAGINA UFFICIALE DI 'AMICI'
















QUI I VIDEO DA WITTY TV di questo pomeriggio ad AMICI

Il 'DIETRO LE QUINTE'
http://www.wittytv.it/amici/lincanto-miguel-bose/511148/

qui l'esibizione ad AMICI
Vedremo ancora Miguel  su Rai2
Domenica 1 febbraio dalle 13.45 a "Quelli che il calcio" con Nicola Savino.


Lunedì 2 febbraio dalle ore 15.00 Miguel Bosè sarà ospite in diretta su RTL 102.5 in RADIOVISIONE sul canale 36 del digitale terrestre e sul canale 750 di Sky in "The Flight" con Fabrizio Ferrari e La Zac


MIGUEL HA ANCHE REGISTRATO UN'INTERVISTA A RDS  di cui poi avremo il video

QUI il link con le informazioni sul nuovo album AMO
http://www.rds.it/miguel-bose-ospite-di-rds/?utm_content=buffer5f495&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer


 Domenica 1 febbraio - QUELLI CHE IL CALCIO, su Rai 2, con Nicola Savino- dalle ore 13.45


giovedì 29 gennaio 2015

Promozione del CD 'AMO' di Miguel Bosé in Italia

Arrivano, in verità non troppo pubblicizzate, le prime notizie della promozione italiana di AMO.
MIGUEL BOSÉ  sarà  IN ITALIA a  Radio2 Venerdì 30 gennaio dalle 15:00 tra gli ospiti di Serena Dandini a "Staiserena Radio2".

Per ascoltare la diretta:http://www.radio2.rai.it/dl/portaleRadio/Page-01035145-7309-40b5-b62d-f9e679bb0cfe.html#slider-1-4

Lunedi 1° Febbraio, alle ore 15,00 Intervista RTL a Milano  
QUI IL LINK http://www.rtl.it/home/


mercoledì 28 gennaio 2015

Miguel Bosé - Libre ya de amores , video ufficiale e uscita di AMO in Italia

Ecco un' altra chicca del nostro Miguel e della brava regista Abad.

Davvero un video simbolico, etereo, pieno di  energia, come tutto il CD AMO  uscito oggi in Italia in tutti i negozi e stores on line.

Buona visione!! e buon ascolto del CD italiano!!


domenica 25 gennaio 2015

Sta arrivando "AMO" l'album italiano di Miguel Bosé !



foto Bernardo Doral

E così, assaggio dopo assaggio, siamo giunti a 'meno due' giorni dall'uscita sul mercato italiano dell'album 'AMO' di Miguel Bosè.

Da oggi un altro brano in italiano, quello che dà il titolo all'album, 'AMO', appunto, è in iTunes per essere  scaricato a questo link https://itunes.apple.com/it/album/amo/id954766231?l=en

Personalmente, ascoltandolo stamattina, ho addirittura pensato che Miguel l'abbia composto prima in italiano: sensazione... Difatti restituisce pienamente il 'tema' dell'Amore come conoscenza, scoperta, studio, curiosità verso il mondo senza togliere nulla al senso per l'esigenza di  dover rispettare la metrica. E, come egli stesso afferma, questo album è molto italiano e 'anglo' come da sempre è la sua musica. Lo testimonia il fatto che quasi tutti i brani sono composti da Bosé in collaborazione con lo storico duo Ferrario-Grilli che ritroviamo in altri album di successo.

Miguel Bosé è un artista internazionale, certo. Tuttavia la facilità quasi naturale di scrivere in italiano, la predisposizione a mescolare stili senza mai forzare le commistioni, arricchendole saggiamente di arrangiamenti non certo usuali, lo fanno sentire immediatamente 'nostro'.
L'Italia vanta molta bella musica ma spesso le sonorità si ripetono, anche tra un autore e l'altro(salvando poche eccezioni).
Miguel Bosé non si ripete mai.

E AMO ne è la prova, ora, nel 2015, con quasi 40 anni di carriera alle spalle, l'aria matura, i capelli lunghi e quel trucco sugli occhi che ci piace tanto: se non ci fosse, non sarebbe Miguel Bosé...!

 Oltre a rendere ancora più intenso il suo sguardo che ha voglia di 'indagare e scoprire' ogni forma di amore.

Direi che ora più che mai noi ammiratori possiamo essere fieri del nostro idolo!


sabato 24 gennaio 2015

Il video "Libre ya de Amores" di Miguel Bosè uscirà il 27 gennaio

Ce lo annuncia il programma messicano Ritmoson . Dalla foto che segue si leggono gli orari che dovrebbero corrispondere alle 16,00 e alle 23,00 , ora italiana.

Il video "Libre ya de Amores" girato a Mdrid prima di Natale è diretto dalla stessa regista de "L'incanto" ,Beatriz Abad.




















il LINK DEL SITO TV MESSICANO è http://ritmoson.tv/

lunedì 19 gennaio 2015

Intervista a Miguel Bosé su Venue Magazine

 E QUI la traduzione gentilmente offerta da un'amica del Blog, Manu Bosi:

Il divo spagnolo Miguel Bosé ha pubblicato un nuovo lavoro discografico di brani inediti, dopo due anni  dall'album di duetti Papitwo. Il disco si intitola Amo ed è stato lanciato sul mercato il 4 novembre, con Encanto come singolo di presentazione, assieme al  video di questo pezzo.
Registrato tra Los Angeles, Londra e Madrid, il disco ha potuto contare sulla produzione di grandi come Andrew Frampton ([produttore di] Kylie Minogue, Natasha Bedingfield), Andrés Levin (John Legend, David Byrne)e Brubaker XL. I critici affermano che questo lavoro è “il più Bosé che ha fatto da anni”.
Miguel Bosé ha dialogato con noi telefonicamente dalla Spagna, per parlare di questo nuovo progetto musicale.
D: Miguel, secondo quanto ho letto, si dice che Amo sia  l'album più Bosé di tutti i tuoi album e che, ad ascoltarlo, tu abbia veramente fatto un excursus attraverso le cose che sono state e sono significative nella tua vita.
R: Be', sono canzoni nuove ed è un album che racconta chi è Bosé oggi e che comprende le priorità e le idee di cui avevo necessità di parlare in questo momento. Dalla lettura infantile fino alla sensazione di una domenica, fino all'affetto e all'amore come personificazione e a ciò che è capace di fare.
D: Sì, l'amore è un tema che ricorre in diverse canzoni; addirittura, ce n'è una che si intitola Amo e che dà il nome al disco. Ma cosa ama Miguel Bosé?
R: Amo parla dell'amore per la conoscenza. Io amo conoscere, amo scoprire, amo meravigliarmi di fronte alla capacità di incuriosirmi che ho, che è uno dei tratti più forti della mia identità. Non è una canzone d'amore, è una canzone che dice che la conoscenza è amore, e l'amore è conoscenza. Io amo tutto ciò che dice quella canzone. Amo quello che non so, ciò che sta al di sopra di me, quello che scopro.
D: In Encanto, che è il singolo promozionale, parli dell'amore da un punto di vista interessante, rappresentandolo come un tiranno...
R: Sì, l'amore è così: distrugge, a volte è volubile, capriccioso, a volte può essere molto brutale; tuttavia, come si dice nel testo, vive nascosto nella memoria, dove l'amore è compassione. La radice dell'amore è questo.
D: Che suoni possiamo aspettarci, da questo album? Encanto suona un po' con influenze “dance”... Ascolteremo altri brani così?
R: No, davvero. C'è una canzone dance, ma le restanti sono pop, con una produzione di suono molto anglosassone, europeo, e con alcune canzoni scritte per me con lo stesso taglio. Al massimo saranno remixate in futuro, non so, per il momento sono undici canzoni tra ballate [canzoni lente], ritmi medi e ritmi più veloci. 
D: Vediamo una tua immagine un po' dark, un po' gotica, per questo album. È questa la tua nuova immagine?
R: Questa è l'immagine del singolo, ma non è l'immagine della copertina del disco, che è un' immagine chiara con molto colore. Volevo conferire al singolo un'immagine così “oscura” perché non assomigliasse per niente a ciò che sarebbe venuto dopo e non ne svelasse il concetto; però la vera immagine di questo album è quella della copertina, che è una fotografia elaborata graficamente, intorno alla quale c'è tutto ciò che fa parte della mia conoscenza e dei miei interessi, come le scienze, i testi, la natura... qui c'è il compendio reale di tutti i temi affrontati nelle canzoni. 
D: Come fa a restare in auge un artista come te, con così tanti anni di carriera?
R: Ma non so, questo me lo dovreste raccontare voi (ride). Quello che faccio è scrivere e proporre canzoni, poi chi fa passare alla storia queste canzoni siete voi.
D: Ascolti le tendenze musicali del momento, o fai ricerche su cosa la gente sta ascoltando?
R: Ascolto costantemente, ma per questioni di lavoro. Certo, mi interessa sapere cosa stanno facendo o cosa si sta facendo, però questa è veramente un tipo di informazione molto tecnica. Poi, al momento di realizzare le mie produzioni, penso solamente a come desidero che suonino, indipendentemente da ciò che sta suonando oggi, perché può capitare che, quando pubblichi il tuo disco, che molto spesso è un anno dopo da che lo hai iniziato, ciò che suonava in quel momento sia già obsoleto.
D: Infine, Miguel, con questo album possiamo aspettarci qualche tipo di sorpresa o collaborazione?
R: Le collaborazioni si sono concluse con Papito e Papitwo... può darsi che sul palcoscenico appaia qualcuno, però per il momento sono io da solo e ho voglia di stare così, solo. Ciò che spero è che questo album vi raggiunga, vi colpisca e lo facciate vostro.



sabato 17 gennaio 2015

venerdì 16 gennaio 2015

Speciale Miguel Bosé Martedì 27 gennaio alle ore 18.00 - www.radiolatita.com

In occasione dell'uscita di Amo in Italia RADIO LATITA   sta organizzando uno speciale con tutte le più belle canzoni di Miguel Bosé in italiano.
Questa emittente  che trasmette musica in italiano e spagnolo 24 ore al giorno.
Punto di contatto tra due culture, quella italiana e quella ispanica, si pone come riferimento musicale tra le persone di lingua italiana che desiderano conoscere la musica in spagnolo, tra quelle di lingua spagnola che desiderano conoscere la musica italiana e tra tutti coloro che amano queste due lingue e queste due tipologie musicali.
QUI IL LINK della radio  www.radiolatita.com

L'appuntamento  è per e ore 18,00  il 27 gennaio . Tutti all'ascolto di brani segnalati dagli ammiratori e scelti anche dalla redazione dell'emittente!






giovedì 15 gennaio 2015

"AMO" di Miguel Bosé in preordine anche in Ibs e Amazon

Oltre al preordine digitale in iTunes (come da  post http://mamyta-mamyta.blogspot.it/2015/01/il-cd-italiano-amo-gia-in-prenotazione.html  ), ora si può prenotare, in vista dell'uscita ufficiale del 27 gennaio, anche su Ibs e Amazon.

Qui di seguito la 'presentazione' molto bella che ne fa Ibs e il link per il preordine

Nuovo album di inediti di Miguel Bosé, che nella speciale versione per il nostro Paese contiene 4 tracce in italiano, in aggiunta alla tracklist di 11 brani della versione internazionale.
Artista poliedrico, cantante, attore, compositore, conduttore televisivo, Bosé torna con un album che avvolge e porta lontano, con suoni e arrangiamenti pieni, ricchi, testi che diventano dichiarazione di principi, il suo credo, la sua difesa della conoscenza e della curiosità come cibi per la vita e fonte continua di gioia e stupore.
http://www.ibs.it/disco/0825646164011/miguel-bos-eacute-/amo.html

QUI IL LINK PER L'ACQUISTO IN 'AMAZON'
http://www.amazon.it/Amo-Bose-Miguel/dp/B00RDN25YG/ref=tmm_acd_title_0?_encoding=UTF8&sr&qid

mercoledì 14 gennaio 2015

Canzone dopo canzone, Miguel Bosé ci 'spiega' il suo CD "AMO"



Con un linguaggio chiaro, arricchito dalla sua nota espressività e corporeità, Miguel in 12 minuti ci spiega di cosa parlano i brani di "AMO", CHE, RICORDIAMO, è GIA'  PRENOTABILE IN Itunes italiano https://itunes.apple.com/it/album/amo/id954766231 . Il brano 'Solo sì' è in negretto e si può acquistare anche da solo fin da ora.

Ascoltiamo questa bella descrizione del suo nuovo e variegato lavoro in uscita da noi il 27 gennaio.



martedì 13 gennaio 2015

Il CD italiano "AMO" già in prenotazione su iTunes!!


Ebbene si, eccolo già in prenotazione su iTunes! Con data prevista il 27 gennaio.
 E' ovviamente in versione digitale e 'vedo' un altro brano che non so se sarà nel disco fisico ma qui c'è (e suppongo ci sarà)

 I brani in italiano sono: 'LIBERI DA ORE'- L'INCANTO- AMO-BRIVIDI . 

Che piacevole sorpresa mattutina!!! ^.^

A VOI ORA DARVI DA FARE PER ACQUISTARLO IN DIGITALE,  aspettando il disco da 'toccare' nelle nostre mani.
 SI PRENOTA QUI:
https://itunes.apple.com/it/album/amo/id954766231

venerdì 9 gennaio 2015

Si avvicina la data di uscita di "AMO" di Miguel Bosé in Italia

Qui  l'immagine di copertina del Facebook di WARNER ITALY  E e tra le novità vediamo il nostro CD tanto atteso, in uscita il 27 gennaio, come da recenti notizie.

Intanto in Spagna è già 'disco d'oro' come da questo link
http://www.elportaldemusica.es/album-9051-miguel-bose-amo


domenica 4 gennaio 2015

Galleria di foto di Miguel Bosé e intervista dalla rivista "GATOPARDO" gennaio 2015

GALERÍA
Bosé al infinito
POR KHALED ABOUMRAD AMBÁS









QUI L'INTERVISTA  (presto la traduzione in italiano)

La capacidad de reinvención de Miguel Bosé es infinita: en lo profesional y personal. Han pasado doce años desde Sereno, el último disco que compuso en solitario. Años que vieron la génesis de los álbumes en colaboración Velvetina, Cardio y Por vos muero, además de dos muy exitosos discos de duetos —y sus giras—, Papito y Papitwo. El mes pasado estrenó Amo, en el que regresa a un sonido más íntimo y en el que no tuvo miedo de explorar. Durante su más reciente visita a México habló con Gatopardo sobre este nuevo disco y sobre su nueva gran pasión: sus hijos.  

Gatopardo: ¿Qué ha significado para ti el lanzamiento de Amo?
Miguel Bosé: Ha sido un trabajo muy largo, la verdad. De hecho, no componía un álbum solo desde Sereno, en 2002. Durante todo ese tiempo fui componiendo cosas en solitario que iba apartando. Entre medias hice los Papitos, Por vos muero con Fernando Orti, Velvetina con Antonio Cortés y Cardio con Nicolas Sorin. A veces me gusta asociarme a alguien para contrastar y para no estar solo en el momentode la composición que es de una enorme duda y soledad. Es una cosa durísima y espinosa. A lo largo de este tiempo he reunido cosas, muchas están en el disco muy transformadas o revisitadas. Y otras fueron totalmente nuevas. Me han dicho que Amo es lo más Bosé que existe desde Sereno. Te lo tiene que decir alguien de fuera porque yo no sé exactamente qué quiere decir eso. De todas maneras soy yo siempre. Lo que pasa es que trabajando con otra persona hay cosas del otro que integras que no son cien por ciento tuyas.

G: ¿Cuál fue la semilla que detonó este disco?
MB: ¡El que tenía que hacer uno! El tiempo pasa y tienes que fabricar algo nuevo. Nunca es obligatorio. Pero después de los dos Papitours, me dije: “Como haya alguien que se me acerque y me pida una tercera cosa de duetos, juro que lo mato”. ¡Ya no puedo más! Soy el hombre más “duetado” y duetista del mundo. Eso sí, los dos discos fueron una experiencia fantástica. Quería estar solo, hacer las cosas solo. Quería volver a mí, a mi mundo y a contarme a mí mismo. Tenía una necesidad de sacar cosas que estaban sonando en mi cabeza y les tenía que dar forma. Con urgencia. 
G: ¿Te pasa que regreses a escuchar tus discos? ¿Los vuelves a poner?
MB: Hay cosas que no me atrevo ni siquiera a escuchar ya. Por ejemplo, el álbum Bandido. Porque creo que jamás volveré a estar a esa altura. Me tiré toda mi vida antes de hacer ese álbum, que fue la primera vez que desataba mis capacidades musicales. Fue donde empecé a componer música; antes había escrito sólo letras y había participado de producciones. ¿Había trabajado antes en los arreglos? Sí. ¿En las sonoridades? Sí. ¿En la manera de tocar una batería, un bajo? Sí. Tenía centenares de cosas inacabadas, ideas sueltas que iba grabando; escribía lo que se me atravesaba en la cabeza. Nunca antes había contemplado, lo juro, la necesidad de tener que sentarme a escribir canciones. La inercia que llevaba de carrera era una muy diferente. Pensé que mi historia iba a seguir así siempre. Hasta que un buen día algo surgió muy fuerte y arrebatador que me impidió seguir adelante con la misma fórmula. Fue un turning point y me dije a mí mismo: “O yo hago esto que es lo que a mí me pertenece y donde yo me reconozco o no me interesa seguir en la música”. Ese ya no era mi lenguaje. Era otro que estaba escuchando y desarrollando en mi cabeza.

G: ¿Te recuerdas en qué año fue ese punto de inflexión? 
MB: Fue con el disco Made in Spain —cuyo arte de portada hizo Andy Warhol—. Ese álbum fue un caos, tenía una portada común para España e Italia. Pero en la versión para Italia no tenía las mismas canciones traducidas al italiano, sino un repertorio completamente diferente. Pero la misma portada. Y fue ahí que me dio la sensación de ser una especie de prostituta, en una situación en la que no había ni principios ni dignidad. Y me dije: “No”. Tuve la suerte de encontrarme con Roberto Colomo y lo que salió de ese momento fue Bandido.

G: Hablando de Amo, ¿cuál fue la canción que se terminó primero? ¿Y la que más se resistió?
MB: La primera fue “Amo”, que también le da título al disco. No hay ninguna que al final se te resista. Sino más bien parece que a algunas les vas a sacar más partido y las sigues trabajando, pero al final no crecen tanto, no te tocan tanto como tú pensabas. Desde Sereno hasta marzo del año pasado empecé a poner orden y me encontré con cerca de ochenta “cosas”. Eran pedacitos de melodías, ideas sin más desarrollo, algunas que tenían un poco más de forma. Todas ellas sin letra porque eso lo abordé después. Había muy pocas realmente que tuvieran un acabado de maqueta con forma de canción. De esas 80 elegí veintitantas y además empecé a trabajar cosas desde cero, que acabaron por ser mayoría en el disco. De las once totales, hay dos canciones que no son enteramente mías, nueve totalmente mías, de las cuales hice seis desde cero. “Amo” salió en seguida y salió bastante redonda, me vino con la idea de la letra. Es una canción que habla sobre el conocimiento. Está dedicada a la curiosidad, al privilegio de poder aprender y poder descubrir, a la envidia del que no sabe muchas cosas que uno sabe y que todavía tiene la suerte de poder descubrirlas. Ya que eso no es ignorancia, es un potencial. Hay una frase en la canción que dice: “Amo ese proceso que convierte / lo original en algo extremo y diferente”. Es decir, el gusano en mariposa, la flor en fruta, el espermatozoide o el óvulo en hombre. El proceso químico nuclear, donde hay algo que nos sobrepasa, un milagro. Todo lo que se integra y converge en ese proceso, para que una cosa que estaba en tu mano, que pesaba nada, que te pudieras haber comido o tirado lo más lejos que se pudiera, al cabo de una suma de tiempo, se convierte en un árbol y podrías estar tomando la sombra bajo él, comiendo sus frutos. Me gusta todo lo que me supera, todo lo que no conozco, lo que intuyo, lo que sé y lo que desconozco y estoy abierto a todo. Es una canción de enorme luz y tiene una gran espiritualidad. Un gran equilibrio con todas las cosas: lo mineral, lo animal, lo vegetal, lo planetario. Y es muy sencilla. Otro de los logros muy grandes que he conseguido con este álbum, es hacer textos que sean muy poderosos pero muy sencillos. Incluso con una poética casi infantil. He conseguido hacer una cosa sencilla, muy asequible. La portada tiene que ver con todo eso: en ella hay capa tras capa, casi setenta capas, con fórmulas matemáticas, de física, química, mecánica, anatomía, el mundo mineral, vegetal, fantástico. Y todo es de grandísimo color. 

G: Hablando de las letras, ¿cuál es el lugar más extraño en el que te ha llegado la inspiración?
MB: ¿Extraño no es un water, no? Es común, corriente y diario. Cotidiano. Siempre estoy provisto de mi pequeña grabadora digital; de repente, si se me ocurre algo de una letra o una historia o una melodía. Y duermo con ella. Muchas veces a las cuatro de la mañana te despierta alguna cosa y la grabas y sigues durmiendo. Las inspiraciones te llegan en cualquier momento. Creo en la inspiración por supuesto, pero como decía Picasso: “Si es posible que me pille trabajando...” Es método, trabajo 10 ó 12 horas diarias. Salga lo que salga, aunque no salga nada. Parece que no sale nada y tres días más tarde hay algo que tal vez no te parecía y luego funciona. Hay inspiración, pero desde luego método. Me levanto a las 6 de la mañana, mis hijos entran a las 8 al colegio. Y empiezo como a las 8:30 hasta las 11 de la noche. Hay días que te agarra el nerviosismo y empiezas a temblar cuando te sale una idea por la adrenalina y hasta que no te sale, sigues. Y de repente son las 4 de la mañana o las 7 o no dormí.

G: ¿Te acuerdas del momento en el que entró la música en tu vida? ¿Había mucha música en tu casa?
MB: Siempre. Mi madre [Lucía Bosé] es italiana, milanesa, por lo cual es melómana amante de la ópera. A mi madre le gustaban sobre todo Verdi, Donizetti, Bellini, Puccini, Rossini, etcétera. Y música clásica, de todo tipo. Había solamente un tocadiscos; los discos eran de mi madre. Si ella no estaba se escuchaba música en la radio; era la época de Franco y el rock and roll estaba prohibido. Nosotros escuchábamos música española folclórica, Concha Piqué, Juanita Reina, Lola Flores, Manolo Escobar. Y después vino la gran revolución con grupos como Los Bravos, Los Brincos, Los Sirex; que de alguna manera ya dejaban que sucedieran en los años sesenta, porque tanta cerrazón no era buena. El primer revolucionario que llegó fue Raphael, con “Yo soy aquel”. Fue el primer solista masculino que se salió de todas las reglas. Mi padre [Luis Miguel Dominguín] era de nacionalidad española y creció en Colombia; se sentía completamente colombiano, vivió en Medellín. Cuando volvía de viaje traía ballenato, merecumbé, cumbia, música tropical. Mi madre también escuchaba a Ella Fitzgerald, Sara Vaughan y Louis Armstrong. Cuando llegamos al Liceo francés empezamos con la música francesa. Y mis primos italianos que venían de visita traían las últimas canciones de San Remo. Así que llegaba de todas partes. Pero la base de la música para mí era clásica y mi educación musical fue de conservatori


G: Aquí hay otra cita, esta vez es tuya, sobre el retiro de los escenarios. Decías: “No lo haré nunca, me moriré en un escenario. La música lo es todo para mí”. 
MB: He cambiado de idea. ¡Eso lo dije cuando todavía no tenía hijos! (risas). He cambiado de idea, lo que además es lícito.

G: Cambiar de idea es de sabios...
MB: ¡Pues entonces yo he de ser muy sabio porque cambio de idea a cada rato! Tengo mis ideas, pero si hay una que me llegue que me parece mejor, tardo cero coma una milésima de segundo en cambiar. Escribiré música toda la vida, compondré toda la vida, para mí y para otros. Mientras que tenga ganas. Lo que pasa es que cada vez soy más exigente. Cada vez hago más cosas y me es más fácil hacerlas, pero me es mucho más difícil que pasen por la criba. Cada vez nos hacemos más exigentes: esto ya lo he hecho, esto ya lo he oído. Haré música siempre, probablemente dentro de unos años cambiará mi intensidad, mi ritmo, mi modo. El proyecto de la música me ha ocupado toda la vida, porque no he hecho otra cosa que trabajar en ella desde que tengo 17 años. La música es esta cosa que he descubierto que era mi vocación y territorio de creatividad, donde se ha desarrollado mi lenguaje, mi identidad, mi sello, mi todo. Ahí voy a estar. Puede que tenga incursiones en literatura, en cine, vete tú a saber. Pero ahora tengo un proyecto que surgió, que me llega tarde y que de repente decidí hacer, porque antes ni siquiera se me había ocurrido: una familia. En este momento es un nuevo proyecto que me entusiasma y me llega después de haber descubierto el proyecto de la música hace ya 40 años. Quisiera poder compaginar la familia y la música, no la puedo abandonar: me muero, es como si me quitaran el aire. Además ahora tengo la responsabilidad de cuatro personitas [sus cuatro hijos, Diego, Tadeo, Ivo y Telmo], que dependen completamente de mí. Ese es mi proyecto de vida ahora: la música y mi familia. Y darle un espacio importante a la familia porque lo he hecho voluntariamente y con enorme entusiasmo. Esto va a hacer que siga cerca de la música, ¡vamos a tener que pagar muchas facturas! (risas). Es la garantía para mis fans de que no me voy a ir de la música. 

G: Es uno de los cambios más profundos que puede uno atravesar, ¿cómo te cambió como persona?
MB: No lo sé todavía. A bote pronto, en mi agenda. Todo deja de ser tuyo: ni tu tiempo, ni tu sueño, ni tus días feriados. Todo eso multiplicado por cuatro. He ejercido toda mi vida la música, he ejercido una soltería independiente. Cuando me decían: “¿Cuándo te vas a casar?” Contestaba: ¡En la vida! Sabes lo que es estar libre y levantarte por la mañana y no tenerle que dar explicaciones a nadie; esa libertad no tiene precio. Encima ahora soy padre soltero, mis hijos llevan mis nombres; nadie me los va a poder quitar. ¿Quién se va a separar de mí si no tengo a nadie que se separe? Deja todo de ser tuyo, con lo que te cambia mucho las cosas. Aprendes a ser más tolerante, paciente. En lo práctico te cambia la agenda, la planeación de una gira, todo. Supongo que me he hecho más condescendiente, me hecho más —te voy a decir una palabra muy estúpida— paciente. Porque yo ya he nacido elefante, y ahora me he hecho manada. Soy muy paciente y ahora ya no hay límites en mi paciencia. Todo te da la vuelta.

G: ¿Cuándo fue la última vez que lloraste?
MB: Yo soy muy llorón, además me lo tengo impuesto por terapia. No es que haya que forzarlo, pero si hay algo que me sobrepasa, algún tipo de emoción, ya sea la alegría, la pena, la injusticia, la rabia. Hay momentos en los que estallas y sin darte cuenta se te salen las lágrimas que acompañan la exaltación de todas esas cosas. No lo escondo ni públicamente; no tengo ningún problema. Es una terapia fantástica y me quedo como nuevo después. Me siento fortalecido.\ 

Miguel Bosé: il CD "AMO" in uscita in Italia il 27 gennaio

Procrastinata di una settimana l'uscita in Italia del CD "AMO" di cui si sta già parlando in molti siti, blogs e che è stato anticipato dal singolo 'L'incanto', in rotazione in molte radio , in particolare su Radio Italia .
Ci auguriamo, dunque,una meritata promozione di questo nuovo lavoro che, oltre ad essere composto da inediti, conterrà anche tre brani in italiano (AMO, L'INCANTO, BRIVIDI) ed è senz'altro uno degli album che offre un'immagine attuale,  musicalmente matura e d'effetto del nostro Miguel.

QUI il tweet del suo Equipo che ci comunica la notizia