MIGUEL BOSE' TRA 'MITO' E REALTA'

domenica 28 ottobre 2007

Miguel Bose Lunas del Auditorio 2007 Mexico

Che amante....bandido!!!
che charme, che bellooooo!!!!

Da una rivista spagnola

Dal contributo di un’amica dell'OTTIMO fanclub italiano http://it.groups.yahoo.com/group/MiguelBoseFanClubItalia/
ho‘rubacchiato’ un link di una rivista spagnola con una bella intervista e belle foto. Ok..non tutti parlano lo spagnolo, me compresa, ma si riesce a capirne molto.Magari ,se c’è anche un piccolo vocabolario alla mano, meglio!!
Ecco il link:
http://www.cosas.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1764&Itemid=204

giovedì 25 ottobre 2007

QUESTA SI CHE E' UN'INTERVISTA!!

E' INSERITA TRA I LINK MA FORSE A QUALCUNO POTREBBE ESSERE SFUGGITA..
SI TRATTA DELL'INTERVISTA FATTA DA FAZIO SU RAI 3 PER LA PRESENTAZIONE DEL DISCO 'PAPITO'.
VE LA RIPROPONGO: FAZIO E' SERIO, COMPOSTO E, SOPRATTUTTO, INTELLIGENTE!
http://www.media.rai.it/mpplaymedia/0,,RaiTre-Chetempochefa^7^24210,00.html

ANCORA PREMI PER MIGUEL!


Ho visitato il sito della RLM e, a questo indirizzo http://www.rlm.es/default2.htm
ho 'leggicchiato' e tradotto col mio spagnolo maccheronico la notizia :
Radio Barcellona (Cadena Ser), ogni anno assegna dei premi.
Quest’anno c'è un insolito doppio premio dato a Miguel: Premio Onda come Miglior Artista Spagnolo e Premio Onda per il Miglior Album dell’anno.

Papito è nato come "una celebrazione tra amici",per diventare "un fenomeno socio-musicale".
Oltre ad essere l’album più venduto da quando è stato lanciato sul mercato lo scorso 20 Marzo, i concerti di "Papitour" stanno riunendo moltissime persone attraverso tutto il paese al seguito di questo Artista, le cui canzoni fanno parte della memoria collettiva della Spagna ma anche dell' l’Italia e dell’America Latina.

mercoledì 24 ottobre 2007

Dal sito ufficiale..

Nelle strade di Santiago imperversa in questi giorni l’immagine sorridente ed accattivante di Miguel. Cliccate sul link attivo per vedere le fotografie che Miguel ha fatto per una campagna pubblicitaria di abbigliamento per una nota catena di negozi. Siamo sicuri che vi piaceranno! Spostare il mouse sopra le foto per vederle tutte!

IL LINK E' QUI SOTTO, NEL TESTO IN SPAGNOLO:

En las calles de Santiago en estos días se puede observar la imagen sorriente y cautivadora de Miguel. Os mostramos [aquí] algunas de las fotografías que ha hecho para la campaña publicitaria de moda de unos grandes almacenes. ¡Seguro que os gustan! (Mover el ratón sobre las fotos para ver instantáneamente todas las fotos)

martedì 23 ottobre 2007

due 'chicche' anni '80

Ho trovato queste due copertine da...'collezione'!Che bei ricordi!

QUANDO CERTI GIORNALISTI 'TOPPANO'...!!


ERA DA UN PO’ CHE CI PENSAVO…NON VOLEVO PARLARNE MA POI HO DECISO!
QUESTO POST CONTIENE PARTI DI UN’INTERVISTA CHE, OLTRE AD ESSERE A TRATTI SCIOCCAMENTE PROVOCATORIA, E’ ANCHE, A MIO PARERE, OFFENSIVA…

IO NE MASTICO UN PO’, DI STAMPA…E QUESTA NON MI E’ PIACIUTA MA LA INSERISCO PERCHE’ MI AUGURO CHE, ORA CHE TORNERA’ IN ITALIA PER IL CONCERTO, NON SPUNTINO FUORI ALTRI INTERVISTATORI COSI’…’SUPERFICIALI’, PER NON DIR ALTRO!

A MIGUEL CI SAREBBE DAVVERO TANTO ED ALTRO DA CHIEDERE!!!!

PERO’…GUARDATE LUI COME SA RISPONDERE SEMPRE A TONO!!!


Questa domanda gliel'avranno fatta mille volte, ma la curiosità è troppa: com'è stato crescere con Lucia Bosé e Louis Dominguín, due genitori ingombranti?"
Per me erano solo mamma e papà, non li vedevo grandi e famosi. Certo, frequentavamo artisti come Picasso, ma quando io e mia sorella andavamo a trovarlo era per giocare: ci chiedeva di aiutarlo a colorare i suoi quadri".

Oltre a Picasso, tra gli amici di famiglia c'erano Salvador Dalí, Luchino Visconti, Ernest Hemingway, Ava Gardner..."
E allora? Io ero piccolo e non mi rendevo conto di chi frequentava casa nostra. Per farle un esempio: è come quando metti a un bambino dei pantaloni di Gucci. Lui non si cura della firma ma solo se sono comodi".

Lei non ha mai fatto scelte scontate. Ha deciso di cantare e ballare mentre suo padre era un machissimo torero.
"È per questo che ho optato per il cognome della mamma: in Spagna il figlio di Dominguín che si dimena su un palco non l'avrebbero mai capito".

E ha creato un modello maschile né etero né omosessuale.
"Io mi definisco trisessuale o pansessuale" (ride).

Che significa..."
...Che la sessualità non può essere imbrigliata in una definizione".

Insomma, l'interprete ideale per il regista Pedro Almodóvar, che infatti le ha affibiato la parte del transessuale a cui piacciono le donne nel film Tacchi a spillo.
(Ride) "Un'esperienza divertentissima anche se mi sentivo un marziano. Avevo delle gigantesche tette di latex, una parrucca enorme: mi ci sono dovuto abituare, però mi piacevo".

Non c'è mai un momento in cui si sente uomo? In fondo per le donne lei è un bellissimo maschio latino."(ASSURDO!!!COME SI POSSONO PORRE CERTE DOMANDE A CHIUNQUE, A PARTE IL CARO MIGUEL,???????????!!!!!!!!!!!!!!)
"Ma quale maschio latino! È solo un vecchio cliché".

È vero che lei ha la lacrima facile?
"Certo che piango!".

Non è così ovvio per un uomo."
Ma lei che tipi frequenta? Le lacrime servono per ripulirsi il cuore. Solo chi piange sa amare".

visto che risposteee??BRAVO MIGUEL!!!

sabato 20 ottobre 2007

...dicono di Miguel e di Papito..

Mi piace postarvi questo commento preso da www.freequency.it/
Trovo delle ‘verità’ su Miguel che toccano noi che abbiamo più e ancora più di 30 anni….Ma ce la caviamo ancora, per fortuna!

Per chi ha meno di trent’anni: all’inizio degli anni Ottanta, solo il suo nome sarebbe bastato a scatenare qualsiasi forma di isteria collettiva. Miguel ce le aveva tutte: figlio di Lucia Bosé e del torero spagnolo Dominguin, cantava canzoncine pop che più pop non si può, ancheggiava androgino e vestiva abiti talmente strambi che oggi, per indossarli, bisognerebbe avere il porto d’armi. Un mito. Chiedetelo anche alle vostre mamme o alle sorelle maggiori.

Per chi ha più di trent’anni: Miguel è tornato. Qualche capello in meno, qualche accenno di pancetta, ma ancora grinta da vendere. Papito è un disco antologico, in cui l’artista ripercorre la sua carriera grazie a sedici brani, ciascuno ripensato e ricantato con un ospite: Shakira, Ricky Martin, Paulina Rubio, Mina, Noa e addirittura Michael Stipe dei R.E.M.. Non c’è spazio per i successi più vecchi, quelli della fase vestito da porto d’armi, se si esclude Te Amaré con Laura Pausini. E lì si che son dolori. Perché se hai meno di trent’anni, difficilmente capirai quello che realmente è stato; se ne hai di più, ti verrà una dolcissima malinconia.
Mauro Petruzziello

SEMPRE AL TOP DELLE VENDITE, PAPITO!!

PMI (produttori musicali indipendenti) è la nuova associazione che raccoglie gli imprenditori italiani della musica decisi a sostenere i diritti della produzione indipendente perché l'offerta musicale sia sempre più ricca e articolata e meno omologata alla logica delle multinazionali.

Ai primi posti della classifica PMI/Nielsen di lunedì 15 ottobre, si trovano: nella classifica album, Miguel Bosé con “Papito” (Carosello); nella classifica singoli, Studio 3 con “Voci su voci” (New Music); nella classifica compilation, “Hotel Costes - Vol. 10″ (Pschent); nella classifica dvd i Pink Floyd con “The Dark Side Of The Moon: Classic Album” (Eagle Vision).

Ogni lunedì pomeriggio la classifica Pmi/Nielsen completa è disponibile on-line sul sito di PMI: www.pmiitalia.org

venerdì 19 ottobre 2007

Papito Preview

TUTTO IL 'LAVORO' DIETRO 'PAPITO'!!!

CHE BELLO, LUI E ANCHE I SUOI FEDELI AMICI!
solo per 10 minuti, dieci, vorrei poter avere un po'....... di confidenza con Miguel, come loro.......

Miguel Bosé a favor de las mujeres maltra

MIGUEL ,attualmente in Messico, ha tenuto un concerto gratis per tutte le donne malate terminali, in difficili situazioni economiche, donne maltrattate... per donare un momento di allegria e far sentire il 'suo' calore e la 'sua partecipazione'. Che bella cosa!

giovedì 18 ottobre 2007

un video da "Operazione trionfo"


No.Non posto quegli sciocchi video relativi a "OPERAZIONE TRIONFO "dove il nostro Miguel è stato'fin troppo' preso in giro per la sua 'predisposizione' a commuoversi, o perchè non pronunciava esattamente qualche parola italiana.....o perchè diceva "cori..cori..cori..." ai ragazzi e qualche parola 'appena appena' forte.

Lui era a quei tempi, come ancora lo è adesso, spontaneo e senza scrupoli ma MAI, DICO MAI, le cose per cui l'han criticato hanno sfiorato la volgarità !!


CHE DIRE ALLORA DELLA 'GENTE DEI REALITY' DI ULTIMA GENERAZIONE??
Altro che passione, coinvolgimento e qualche parola storpiata...
inguardabili!almeno per quelle rarissime volte che il pulsante del mio telecomando ha fatto ERRONEAMENTE zapping.
Ecco il video


mercoledì 17 ottobre 2007

Una canzone stupenda,a mio parere..

....Dibujo su cuerpo con el vaho de mi aliento
Tras el cristal ella vuelve a desaparecer
Y ahora mi niñita te deshaces en silencio
La noche esta fria, esperemos el amanecer….
Y ahora soy
Un vagabundo en las calles de su amor
Viviendo en las aceras de su corazón
Y me arropo entre cartones
En un mar de callejones
Visto harapos de ilusiones
Y los besos que le sobran
Es la limosna que me da….

......Disegno il suo corpo con il vapore del mio respiro
Dietro il vetro torna a scomparire
E ora bambina mia ti disfai in silenzio
La notte è fredda, aspettiamo l’alba …

E ora sono
Un vagabondo nelle strade del suo amore
Vivendo sui marciapiedi del suo cuore
E mi copro con cartoni
Mi vesto degli stracci di illusioni
E i baci che le avanzano
È l’elemosina che mi da …




Miguel Bose - Vagabundo (videoclip)

http://www.youtube.com/watch?v=5kQ-DCUuxRQ

martedì 16 ottobre 2007

IO LO RICORDO COSI'

Nel primissimo post ho detto che aspettavo il suo ritorno ma io lo ricordo dai suoi esordi e, attraverso quella tv che da pochissimo avevamo a colori, in Italia, cercavo di non perdere nessuna occasione per vederlo e allora...compravo le prime riviste con programmi tv e non perdevo nessuna performance in programmi musicali.Finché ho potuto...poi un lungo silenzio, da noi ed anch'io non trovavo più il modo per sapere di lui.


Poi, 'Operazione trionfo', e internet e poi la 'sorpresa' e il 'regalo che ha voluto farci con 'Papito'.

IO LO RICORDO COSI', A PARTIRE DALLA FINE DEGLI ANNI '70 AD OGGI:





lunedì 15 ottobre 2007

domenica 14 ottobre 2007

LINKS DI VIDEO 'STORICI'

Versione inglese di "Como un lobo"

http://www.clipzik.com/miguel-bose/miguel-bose-lay-down-on-me-9107.html

Clip-video di "Bambù"

http://www.clipzik.com/miguel-bose/miguel-bose-bambu-9111.html

SIAMO SEMPRE FINE ANNI '80 , INIZI '90

buona visione!

BELLO IN TUTTE LE...SALSE: MI ARRENDOOO!!

COMPOSTO ...DA 'CERIMONIA'



















MALIZIOSO....



















SENSUALE















QUASI COMMOSSO...


SUADENTE E PROVOCANTE




















NON HO PAROLE.
Como me duele el alma, al no poder abrazarte...la flor de mi corazón !
Per ammirarlo in tutta la sua bellezza, finezza e dolcezza, rimando al link del video
"TE DIGO AMOR"
ED ANCORA...
un video DEL 1986 DI "NENA",
TUTTA DA ASCOLTARE MA ANCHE GURDARE ATTENTAMENTE ( anche alla luce di tante passate maldicenze su Miguel....)

Los Chicos no lloran - Miguel Bosé

Miguel dice...

A proposito di LOS CHICOS NO LLORAN (duetto con David Summers) ,Miguel dice:

“Fortunatamente, sono cresciuto in mezzo alle donne e sono dipeso da loro: questo ha avuto le sue conseguenze. Inoltre, uno dei testi più deboli che ho scritto ha fatto leva sulla melodia per ottenere il successo. Perciò, venero tanto le donne quanto la musica, come pure il mio spirito ribelle. Le lacrime, la musica e le donne sono state le cose più importanti, decisive e pure della mia vita tormentata. Mi hanno aiutato a liberarmi dal tipico riserbo maschile. Mi hanno insegnato che le emozioni sono un terreno comune a noi tutti. Piangere non è solo permesso, necessario e auspicabile, ma anche estremamente salutare. Ecco perché avevo bisogno di cantare questa canzone insieme a qualcuno che appartenesse alla mia generazione, che appoggiasse questa mia teoria persino con maggior credibilità di quanta fossi capace di mostrarne io. Mio malgrado, ho dovuto ammettere che solo David Summers era il tipo perfetto di canaglia che ci voleva.”

MIGUEL E L'IMPEGNO SOCIALE



DAL SITO UFFICIALE http://www.miguelboseonline.net/:


Con "ALAS PER IL PERU’", la fondazione ALAS (América Latina en Acción Solidaria) in collaborazione con la "Federación Internacional de Sociedades de la Cruz Roja y de la Media Luna Roja" stanno organizzando una campagna interazionale per raccogliere fondi ed aiutare le vittime del terremoto in Perù . Il sisma, con intensità del 7.9 della scala Richter, ha causato più di 500 morti e 100.000 feriti.Miguel Bosé è stato il primo che ha cominciato la mobilizzazione delle istituzioni e arrivando alla coscienza di tutti noi. Con la partecipazione di personaggi famosi quali: Shakira, Alejandro Sanz, Carlos Vives, Diego Torres, Thalia, Juanes, Maná, Malú y Gustavo Cerati che hanno unito le loro voci in un annuncio trasmesso dalle più importati reti televisive.




En Perú existen 28.000 productores de algodón que no reciben ningún tipo de ayuda del gobierno y no tienen otra forma de subsistir. Como testimonio de esta batalla, Miguel en mayo de 2006 visitó Perú con el objeto de conocer todos los problemas que afrontan los cultivadores de algodón de aquel país. El objetivo principal de Oxfam y de Miguel es ser portavoces de esta causa. Oxfam y Miguel os invitan a visionar esta filmación.


Esistono in Perù circa 28.000 produttori di cotone che non ricevono nessun tipo di aiuto dal governo e non hanno altro modo per vivere.Miguel è testimone di questa battaglia, e nel maggio 2006 si è recato in Perù per conoscere tutti i problemi che quotidianamente i coltivatori devono affrontare. L’obbiettivo primario di Oxfam e Miguel è quello di essere portavoce di questa causa. Oxfam e Miguel Vi invitano alla visione di questo filmato - cliccare sul link nel testo in spagnolo qui sopra per vedere il Video.

El amor que siente Miguel por el mar siempre ha estado latente. Es por eso que colabora activamente con Oceana en numerosas e importantes batallas para salvaguardar y conservar los fondos marinos, patrimonio de cada uno de nosotros.Oceana y Miguel os invitan a visionar esta filmación.

L’amore che lega Miguel al mare è da sempre noto. Miguel collabora attivamente con “Oceana” portando avanti numerose ed importanti battaglie per salvaguardare e preservare l’ambiente marino, patrimonio di tutti noi. “Oceana” & Miguel Vi invitano alla visione di questo piccolo filmato.


TUTTO, O QUASI, SU "PAPITO"




Un lungo e straordinario album, che racchiude tutti i maggiori successi di Miguel Bosé. 30 anni di carriera musicale rivisitati e interpretati insieme a Shakira, Paulina Rubio, Laura Pausini, Julieta Venegas, Michael Stipe (R.E.M.), Ricky Martín, Alejandro Sanz e molti altri artisti.Miguel Bosé è il “Papito” di una generazione di artisti che lo considera un maestro. Lui li porta con sé, tatuando sul proprio corpo le loro immagini e i loro nomi (come si può vedere dalla copertina).Un po’ di numeri: la produzione è durata 10 mesi; Miguel ha percorso 80.000 chilometri in aereo e il resto della troupe più di 130.000; 80 biglietti aerei; 152 camere d’albergo; 32 automobili a noleggio; 15.000 telefonate e 10.000 e-mail; sono state registrate 2.977 tracce digitali nel corso di 2.234 ore presso 19 diversi studi di registrazione dislocati in 8 città (Madrid, Cadice, Londra, New York, Los Angeles, Miami e Panama); 7 produttori; 13 ingegneri; 25 assistenti; 87 musicisti; 4000 litri d’acqua; oltre 500 litri di coca cola; oltre 800 litri di birra; circa 83 litri di té; 150 di caffé; 62 bottiglie di whisky di marca e solo 2 di Rhum; oltre 30kg di cioccolato e oltre 300kg di pasta e oltre 163 pacchetti di sigarette. Il risultato? 16 canzoni, 14 che fanno parte del repertorio di Migule Bosé riarrangiate e ricantate in duetto con artisti internazionali (tra cui Shakira, Ricky Martin, Michael Stipe, Laura Pausini, Juanes, Paulina Rubio e Julieta Venegas) e 2 hit rivisitate da Bosé in duetto con Mina (Agua y sal) e con Noa (La vida es bella).Insomma sono numeri da megaproduzione. Ogni artista ha scelto il brano che più amava nel repertorio di Bosé. Il ragazzo del '56 si è fatto proprio un bel regalo per i suoi 30 anni di carriera musicale. I riscontri di vendita hanno dato ragione dell'impegno economico che ha riunito sotto lo stesso tetto discografico star internazionali.
AD OGGI, ECCO ALCUNI DEI PREMI E NOMINATIOS
MIGUEL ha ricevuto tre mominatios "Premios Principales 2007" per Papito.Il gracesso ottenuto sia per il disco che per Il tour si traducendo in nominations a premi sia nazionali che internazionali molto importanti. Dopo le nominations al "Latin Grammy" e la vincita del "premio OYE" in Messico, Miguel riceve tre nominations "Premios Principales 2007", nelle categorie più importanti. Le tre nominations ricevute da Miguel nella categoria Artisti Nazionali sono indicate nel testo spagnolo:
Mejor Artista Solista
Mejor Álbum ( por "Papito")
Mejor Gira o Concierto ( por "Papitour")

Hacer por Hacer

sabato 13 ottobre 2007

Un sorriso così......!!!


APPUNTO...DICEVO!
UN SORRISO COSI'
RESTA IMPRESSO NELLA MEMORIA ANCHE SE SI PENSA DI AVERLO DIMENTICATO.
Ero già grandicella, praticamente una sua 'coetanea', quando lo si vedeva in tv ballare, cantare, mettere fuori tutta la sua energia che non era solo 'fisica'.
Dai sinuosi o scattanti movimenti del suo corpo, direi, perfetto, Miguel sembrava lanciare messaggi del tipo: "Liberati, lasciati andare! ...Metti fuori ciò che senti, quello che sei, contro le convenzioni, le restrizioni, i pregiudizi...sii te stesso...Vivi pienamente!".
Io, almeno lo 'sentivo' così.Forse perchè anch'io amavo stare un po' 'sopra le righe' e....tuttora, in verità, lo sono( e ....no quiero cambiar!)
E anche quando è riapparso ed io ero già più 'grande' con doveri e piaceri familiari,
la canzone "Se tu non torni" mi confermò che dalla mente non era mai andato via,
col suo sorriso ammaliante, con la sua vita movimentata e- fin troppo!- discussa
che seguivo, da lontano, come potevo.
Ora c'è un nuovo Miguel, più maturo, più saggio, certo, ma che non ha perso NIENTE del suo modo di essere, ANZI!
Ascoltate, e guardate!!, questa bella intervista fatta su Rai 3 lo scorso maggio:

venerdì 12 ottobre 2007

E' TORNATO!!!! DA QUANTO LO ASPETTAVAMO.................


MIGUEL BOSE'
Sappiamo che esistono
angeli che visitano l’inferno e diavoli che abitano in cielo.
Sono pochi, però, quelli capaci di farlo con tanta squisita naturalezza. Sono pochi coloro che, pur appartenendo a tanti mondi diversi, sanno di vivere in mezzo a noi,
con tutto il loro fascino e le loro difficoltà. Miguel Bosé è uno di questi. Cosa si può dire di una persona che, sangue a parte, è l’esito dell’arte benedetta e maledetta che lo ha generato? Poteva finir tutto in un terribile incubo di fatalità e aspirazioni, perfetto esempio d’un uomo celebrato per i suoi talenti che non si cura di nascondere le proprie debolezze.
Innanziutto, stiamo parlando della progenie di un torero galante, dotato di un’impareggiabile abilità nel trovare il perfetto equilibrio fra coraggio ed eleganza: nell’arena Luis Miguel Dominguín. Il maestro capace di fermare il tempo, di ammansire i tori con naturalezza e di far sì che lo cingessero in vita, perché anche le bestie feroci s’innamoravano di lui. Come accadeva alle donne più coraggiose e straordinarie, tra cui Lucía Bosé, la donna più bella d’Italia, il che a quei tempi voleva dire la donna più bella del mondo: aveva una presenza capace in ogni film di bucare lo schermo.
Aggiungiamo ora al tutto l’educazione di Miguel, fra il lusso e la cultura che si respiravano in mezzo ad attori, scrittori e pittori famosi e unici al mondo.
La grande qualità che ha connotato Miguel fin da bambino è che non si è mai conformato a nulla: è un ribelle di natura. Durante la sua infanzia apparentemente privilegiata, egli si è sempre messo alla prova, con un’inquietudine capace di portarlo ben oltre lo specchio delle apparenze, che di fatto ha spezzato. Ha aperto porte, spogliato corpi, esplorato labirinti. S’è fatto beffe degli ostacoli, che pur da audace non ha disdegnato.
Nessuno può sperare d’ottenere di più di uno che sa giocare d’azzardo, e non esita a farlo.Nei primi anni ’70, Miguel studiò danza con Lindsay Kemp a Londra, con Martha Graham a Parigi e con Alvin Ailey a New York. Tutto ciò contro la volontà del padre, che non vedeva di buon occhio le inclinazioni musicali di Miguel, anche se, col tempo, il torero sarebbe finito per diventare il suo più fervido ammiratore. Fu a questo punto che Miguel decise di cambiare cognome, da quello di suo padre, Dominguín, a quello della madre, Bosé. Quando si esibì per la prima volta in “Linda” per lo spettacolo televisivo di José María Iñigo (“Esta Noche Fiesta”, 1977) fu evidente che era nata una stella, subito pronta a trasformarsi in un fenomeno di massa. A quei tempi, Miguel era un adolescente dalla bellezza efebica, che Visconti volle ritrarre offrendogli il ruolo di Tazio nel film “Morte a Venezia”. Bosé sedusse il pubblico con il suo fascino e la sua fresca ambiguità, capace di commuovere i fan con canzoni come “Mi libertad”, “Anna” o “Super-Superman”…Bisognava attendere gli anni ’80 perché Bosè, sull’onda della libertà e dell’inventiva che che coinvolse tutta la Spagna, cominciasse a trovare i fondamenti del proprio stile. Erano anni di cambiamenti e Miguel non desistette dalla sua inquietudine. Con l’album “Miguel”, segnò un punto di svolta nel suo percorso creativo, grazie a canzoni dello spessore di “Te amaré”, mentre continuava a crescere e la sua voce maturava.
Non ebbe dubbi nel vestirsi come un matador per la copertina dell’album, in segno di omaggio verso suo padre. Miguel continuò a riportar trionfi come un torero, nel tour attraverso la Spagna, l’Italia, la Francia e l’America Latina, con spettacoli grandiosi e la vendita di milioni di copie dei suoi dischi.
Tuttavia, il suo anticonformismo e sperimentalismo continuarono… Erano i giorni e le notti effervescenti della Movida Madrileña e, dopo l’incomprensione seguita all’album “Más allá” e il suo ritorno al successo con “Bravo muchachos”, non esitò a collaborare con gli artisti emergenti dell’avanguardia, come il suo amico d’infanzia Carlos Berlanga proveniente da “Alaska y Dinarama”, i fratelli Auserón di “Radio Futura”, o i fratelli Cano di “Mecano”: in questo contesto creativo registrò “Made in Spain”. Nel frattempo, Miguel continuava anche a coltivare la sua passione per l’Italia, pubblicando l’album “Milano-Madrid”. Il momento era maturo per la sfida di un nuovo Miguel, riapparso con rinnovata audacia e pronto a sorprendere con un sensazionale cambio di rotta nella sua carriera. Contro il parere della sua etichetta discografica e in combutta con il produttore Roberto Colombo, conosciuto nel 1983, rischiò la sorte in una scommessa straordinaria.
Il suo nuovo album si rivelò un capolavoro, punto di riferimento e simbolo della sua vibrante maturità, colma di emozionante lirismo e carica ribelle. Con “Bandido” (pubblicato nel 1984), cominciò il gioco dell’”indefinibile”, sfoggiando per la copertina del disco un abbigliamento da erede stilistico di David Bowie. Giunse a scandagliare le emozioni, scrivendo canzoni di straordinaria intensità. Si lasciò crescere una corta barba, indossò una gonna e sconvolse la scena musicale con una rivoluzione artistica di cui ai tempi era difficile immaginare la portata. Era nato un nuovo Bosé, magico e misterioso, con uno spirito irresistibile.
La sua opera mescola umorismo, sapienza e passione. Sui ritmi dei suoi “huracán abatido” e “corazón malherido” (parole che compaiono nella strofa di una delle canzoni più famose di Miguel), l’angelo si è tramutato di nuovo in diavolo, stregando il pubblico con uno scrigno di trucchi magici. Miguel ha saputo convincere tanto ammiratori quanto detrattori con un lavoro di magistrale ispirazione.Nessuno spirito selvaggio si rassegna ad essere vinto dal successo: perciò Miguel ha continuato le sue trasformazioni e i suoi esperimenti sul filo del rasoio. Sebbene sia sempre stato fedele a se stesso, le sue infinite metamorfosi lo hanno condotto attraverso avventure sempre nuove e sensazioni mutevoli, come si può apprezzare in album quali “Salamandra” o “XXX”, pubblicati fra il 1986 e il 1987 e nel post-modernismo degli anni ’80, quando sembrava che tutto il possibile stesse giungendo a termine. In quegli anni, Miguel compose canzoni indimenticabili, come “Nena” o “Como un lobo”. Una volta ancora, ha deciso di mordere la vita, con tutti i suoi segreti.
Gli anni ’90 e la fine del secolo sono arrivati con tutto il loro carico di crisi emotive e spirituale: un nuovo mutamento e il desiderio di emergere ancora, notti folli, libero sfogo alle emozioni, un nuovo inizio, fra gioco e sensibilità, per qualcuno la cui pelle era già stata ben temprata. La cosa migliore da fare in quel momento era ricavarne motivo di divertirsi e Miguel trasformò “Los chicos no lloran” (1990) da esperimento scherzoso personale in un clamoroso successo commerciale. Allo stesso tempo si alternava fra la scena musicale e quella cinematografica, facendo la sua apparizione in film come “La reina Margot” e “Tacones lejanos” di Pedro Almodóvar. (Anche se il cinema può sembrare un’attività marginale nella sua carriera, occorre ricordare che Miguel vanta una filmografia piuttosto estesa). Accostandosi ad un’età ambivalente, oscillando fra casualità e introspezione, ha realizzato un lavoro davvero interessante, Bajo el signo de Caín” (1993), affascinante storia della virtù punita di uno straniero in paradiso. In seguito, il suo pubblico rimare stupito dell’audacia di album come “Labirinto” (1995), o “Once maneras de ponerse el sombrero” (1998), che comprendevano splendide rivisitazioni di classici della musica latinoamericana. In questa fase della propria carriera, un creatore e interprete inizia a valutare e comprendere se stesso e la propria crescente freschezza d’inventiva che sorpassa il tempo. Con queste riflessioni Miguel ha intrapreso con Ana Torroja, chiamata “Girados”, un tour di rara bellezza e ha portato avanti le sue ricerche con album come “Sereno” (2001), che racchiude la provvidenziale canzone “Morena mía”, il romantico “Por vos muero” (pubblicato nel 2004) o il suo lavoro più sperimentale ed elettronico “Velvetina” (2005).
Oggi Miguel Bosè è considerato non solo un artista mainstream, ma anche un maestro dei regni segreti e dei sentimenti degli individui. Ha scoperto lo strano ritmo della saggezza. Ora, nel 2007, Miguel volge lo sguardo indietro, per figurarsi il futuro.In “Papito” trasforma quattordici canzoni che appartengono al suo passato e al suo presente per mostrare ciò che ancora deve avvenire. A queste si aggiungono due brani del repertorio di altri artisti ricantati in duetto con Mina (“Agua y Sal”) e Noa (“La Vida Es Bella”). A giorni inizierà un tour mondiale nel quale il pubblico potrà scegliere il repertorio e la forza creativa che permetterà a Miguel di affrontare nuove tappe della sua carriera. Perché questo bandito ha ancora parecchi assi nella manica.

(tratto dal sito del Festivalbar) MESE DI APRILE 2007